È stata tratta in arresto la banda di hacker responsabile del clamoroso furto di criptovalute, del valore di 14 milioni di euro. Il gruppo, composto da quattro cittadini europei, è stato bloccato mentre si godeva una vacanza in una lussuosa villa sulla Costiera Amalfitana durante la settimana di Ferragosto.
Rubano 14 milioni in criptovalute, arrestati in una villa di lusso in Costiera Amalfitana
Il furto è avvenuto tramite un sofisticato attacco informatico a una società di cambio criptovalutaria con sede alle Isole Cayman. Gli hacker, con una competenza tecnica avanzata, sono riusciti a penetrare nei sistemi di sicurezza della società, sottraendo una somma ingente di criptovalute. Con il bottino, il gruppo ha adottato uno stile di vita sfarzoso, spostandosi tra località esclusive come la Sardegna, l’Isola d’Elba e la Costiera Amalfitana, noleggiando aerei privati, soggiornando in ville di lusso e frequentando i ristoranti più costosi.
Le indagini realizzate dalle autorità francesi per rintracciare gli indagati hanno fornito iniziali indizi circa la possibile presenza degli stessi sul territorio italiano, circostanza che ha imposto di attivare i consueti canali di cooperazione internazionale di Polizia. La conseguente attività dalla Polizia Postale, realizzata con mirati servizi tecnici e numerosi appostamenti e pedinamenti, ha consentito di localizzare tutti gli indagati all’interno di una villa di lusso ubicata nella provincia di Salerno.
Così è scattato il blitz. Per due degli indagati, destinatari di mandato di arresto, si sono aperte le porte del carcere di Salerno; gli altri due sono indagati a piede libero; i reati contestati sono crimini informatici e riciclaggio. Nel corso dell’attività sono stati sequestrati, con successiva convalida della Procura di Salerno, codici e chiavi private di accesso a portafogli virtuali di criptovalute, diversi dispositivi informatici e chiavette ledger, ovvero dispositivi usb che fungono da portafogli digitali e servono per le transazioni in criptovalute.