“Feltri è recidivo. Basta razzismo contro i meridionali”. E’ quanto ha dichiarato il senatore della Repubblica e giornalista, Sandro Ruotolo, durante l’intervista rilascita a Tele Club Italia nell’ambito della trasmissione Tg Club – Speciale Coronavirus.
Sandro Ruotolo a Tele Club Italia: “Basta frasi razziste da Feltri. Ci siamo rivolti alla magistratura”
Ruotolo è intervenuto in merito alla frase razzista pronunciata dal direttore di Libero, Vittorio Feltri, che ha definito i meridionali “inferiori” nel corso della trasmissione “Fuori dal coro” andata in onda ieri su Rete 4.
“Su alcuni temi non possiamo cedere al sorriso e considerare la sua una boutade – ha tuonato il senatore -. Feltri è da anni che esprime questo linguaggio di odio nei confronti delle donne, degli omosessuali, dei meridionali e in generale dei diversi. Insieme allo scrittore Maurizio De Giovanni, abbiamo deciso di agire in sede civile e penale per la violazione della legge Mancino (che sanziona le manifestazioni di odio, ndr). Non c’entra nulla la libertà di espressione. Quando si esprimono concetti o frasi ispirati al razzismo e alla xenofobia, questi vanno perseguiti”.
La crisi del lavoro al Sud
Il giornalista partenopeo ha poi affrontato il problema dei lavoratori schiacciati dalla crisi economica, con una particolare attenzione rivolta a quelli “a nero”. “Ci vuole un reddito di emergenza soprattutto al Mezzogiorno. Troppe persone rischiano di impoverirsi ancora di più. Abbiamo un esercito di lavoratori a nero, invisibili, senza contratto e ammortizzatori sociali. E’ un momento difficile. Il Governo ha già dato a inizio aprile un aiuto ai comuni, 400 milioni di euro, ma è poca cosa. Ci vuole una misura non temporanea. Dobbiamo pensare alle nostre terre. L’Italia riparte solo se riparte anche il Sud”.
E i poveri e i disoccupati, secondo Ruotolo, possono costituire la manovalanza ideale o per la criminalità organizzata, che da sempre cavalca le emergenze per raccogliere consenso sociale. “Lo Stato deve arrivare prima delle mafie. Le associazioni criminali al momento hanno disponibilità economiche che altri non hanno. Hanno ingenti capitali derivanti dal traffico di stupefacenti con cui possono finanziare le aziende in crisi ed entrare nei consigli di amministrazione. Il Governo deve impedire che questo accada fornendo sostegno al mondo del lavoro e delle imprese”.