La vicenda relativa alla preside Sabrina Quaresima e la presunta love story con lo studente appena maggiorenne si è chiusa: l’ispezione ha decretato che non c’è stata alcuna violazione, motivo per cui non verrà sospesa o sottoposta ad alcun provvedimento. L’ispettrice dell’ufficio scolastico regionale, riporta il Corriere della Sera, non ha ravvisato violazioni del codice disciplinare.
Caso Sabrina Quaresima: nessuna violazione, la preside non verrà sospesa
Il presunto scandalo al liceo Montale di Roma si chiude con un nulla di fatto: la preside Sabrina Quaresima non sarà sospesa o sottoposta a qualsiasi tipo di provvedimento. La decisione è scattata dall’ispettrice dell’ufficio scolastico regionale che, come riporta il Corriere della Sera, non ha ravvisato violazioni del codice disciplinare.
Quaresima ha parlato per circa dieci ore con la funzionaria regionale per spiegare la sua posizione: la donna era accusata di aver avuto una relazione sessuale con uno studente maggiorenne del suo istituto. I presunti messaggi tra la donna e il ragazzo sono stati pubblicati da alcuni giornali per dimostrare l’esistenza di quanto sostenuto. L’ufficio scolastico regionale, che ancora non ha rilasciato comunicazioni ufficiali sulla vicenda, non ha riscontrato invece violazioni dal punto di vista del comportamento sul lavoro da parte di Quaresima.
Quaresima ha sempre negato i fatti
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, la dirigente scolastica di 49 anni aveva spiegato la sua versione dei fatti. “Vengo da un’esperienza come educatrice al Convitto nazionale dove ero abituata a un’interazione più vicina, più tranquilla. Ora mi rammarico di non essere stata più cauta. Ma nei messaggi non c’era nessuna forma di privilegio nei confronti di questo ragazzo. Non pensavo ci fosse qualcosa di equivoco o di strano” ha dichiarato.
Cosa è successo
La presunta storia di sesso tra lo studente 18enne e la preside è iniziata come una voce di corridoio, per poi crescere giorno dopo giorno fino a diventare una slavina, tanto da trasformarsi in un caso mediatico finito sul tavolo dell’Ufficio scolastico regionale.