Esplode bombola di gas in vacanza a Porto Cesareo: muore dopo giorni di agonia Franco Fanizza, 62 anni. L’uomo era rimasto gravemente ferito, insieme al pro nipote, Massimo Fanizzi, 34 anni, nell’esplosione avvenuta lo scorso 21 giugno a Porto Cesareo. Il 62enne era ricoverato presso il Centro Grandi Ustionati di Brindisi. Purtroppo le ferite riportate nel corso della deflagrazione erano gravi. L’uomo è spirato poche ore fa, così come riporta Il Messaggero.
L’esplosione
Franco Fanizza era in vacanza insieme al pro nipote – entrambi soci di un’agenzia turistica – quando una fuga di gas fece esplodere, in un appartamento in località “Poggio”, una bombola da cucina. Immediatamente scattarono i soccorsi: i Vigili del Fuoco estrassero i corpi dei due feriti dalle macerie della villetta. Successivamente i due furono trasportati in ospedale con gravissime ustioni su tutto il corpo. Ad oggi resta grave il 43enne.
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Il racconto del nipote
Sul posto della tragedia era presente anche Gabriele, il giovane nipote di Massimo. “Ho visto lo zio che si lamentava per le ferite – ha raccontato al Quotidiano di Puglia -. Non so se era cosciente o meno, aveva il corpo sporco di sangue e il viso bendato, mi auguro che gli occhi non abbiano subito dei danni. La causa dell’esplosione potrebbe essere la perdita di gas da una grossa bombola collegata all’impianto. Tutto è successo in pochi attimi, lo zio Massimo, disattivando l’allarme avrebbe a sua insaputa, purtroppo, attivato l’innesco, poi aperta la porta e accesa la luce, è avvenuto lo scoppio che ha travolto i due uomini”.