Salvini a Castel Volturno, attacca De Luca e poi promette: “Tornerò a Mondragone entro una settimana”

Dopo gli scontri a Mondragone, Salvini conclude gli incontri elettorali in un’altra città casertana, a Castel Volturno.

Dalle prime ore del mattino piazza VIII Ottobre 1943 è presidiata dalle forze dell’ordine. In particolare le forze dell’ordine hanno blindatogli accessi alla piazza dove si trova la caffetteria Nacca e sempre  in piazza è stato allestito un gazebo che affaccia sul Volturno.

Non appena arriva a Castel Volturno il leader della Lega scatta qualche selfie, sorride a mascherina abbassata ai sostenitori del partito e preme sulla campagna elettorale.

Durante il comizio in piazza, Salvini non lesina critiche al governatore uscente, Vincenzo De Luca: “È l’unico che dice palle in Campania. Comincia ad aver paura. E sono le 9 e 30 e ancora non mi ha insultato”.

Poi aggiunge: “Per la prima volta alle elezioni Regionali in Campania ci siamo anche noi, c’è il simbolo della Lega. Io dico che la differenza la fa la squadra: al di là del centravanti ci sono 10 giocatori. Vediamo se i campani sceglieranno De Mita, De Luca e Mastellao se proveranno a cambiare”. E riconosce l’onore delle armi ad Armando Cesaro, il capogruppo uscente di Forza Italia che ha rinunciato alla candidatura per i problemi giudiziari.

Gli scontri a Mondragone

Lunedì sera a Mondragone, afferma il leader della Lega, c’è stata “inaccettabile violenza da parte di criminali e nessuno mi toglie il dubbio che dietro ci sia la mano della camorra. A non voler cambiare la situazione, a Caserta e in Campania, è la camorra. L’unica che ci guadagna dai rifiuti in strada e dal lavoro illegale”.

I manifestanti presenti in zona hanno contestato il leader della Lega, dandogli dello “sciacallo”. Uno di loro gli ha lanciato contro dell’acqua. Le forze dell’ordine hanno cercato di allontanare i contestatori usando anche i manganelli. E infatti un giovane è stato ferito alla testa.

“Tornerò con ancora più grinta entro una settimana – aggiunge Salvini – Non è possibile che vincano i teppisti. Dispiace che tanta gente perbene sia stata vittima di questi cretini. Se avessi potuto, avrei parlato di sicurezza e ambiente”. E dal palco dice: “Non mi hanno fatto paura i Casamonica, figuriamoci questi quattro pirla”, poi definiti  “gente che la mattina presto dorme, si sono strafatti di canne la sera”.

 

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