Sono usciti di casa ieri intorno alle 15 per recarsi, come di consueto, a raccogliere nocciole sul loro terreno montano in località Staglio, nei pressi della frazione di Talanico, a San Felice a Cancello. Da quel momento, Agnese Minieri, 82 anni, e suo figlio Giuseppe Guadagnino, di 41 anni, risultano dispersi a seguito del violento nubifragio che si è abbattuto nel pomeriggio e che ha interessato una parte della Campania.
San Felice a Cancello, frana a Talanico: riprese le ricerche per i due dispersi
L’allarme è stato lanciato dai familiari intorno alle 19, preoccupati per il mancato ritorno a casa dei due. I parenti hanno dunque allertato i carabinieri. Ieri pomeriggio la bomba d’acqua si è abbattuta sulla zona del Casertano, in particolare nella Valle di Suessola, provocando innumerevoli danni al territorio.
Le strade della frazione collinare di Talanico sono state invase da un fiume di fango e detriti. Numerosi residenti sono scesi in strada per paura, mentre le acque allagavano cantine e garage, portando via auto e motorini.
Le operazioni di ricerca dei due dispersi sono state avviate congiuntamente dai militari delle stazioni di San Felice a Cancello Scalo, sotto il coordinamento della Compagnia di Maddaloni, dai vigili del fuoco del comando provinciale e dai volontari della Protezione civile.
Nonostante l’impegno, le ricerche sono state sospese dopo un’ora e sono riprese all’alba. Sul posto, è stato rinvenuto il cancello del terreno spalancato, mentre il vallone sottostante ha subito una frana di circa cinquanta metri, secondo quanto riferito dai soccorritori.
Il sindaco di San Felice a Cancello ha dichiarato: “Mai vista una situazione simile, è stato impressionante. L’acqua ha spazzato via persino le auto. Assurdo. Era come un fiume in piena. Spero di ritrovare in vita Agnese e Giuseppe. Stiamo vivendo un inferno, ma San Felice è unita. Molti stanno aiutando le forze dell’ordine nelle ricerche dei due dispersi”.
Pioggia in Irpinia
Il violento nubifragio si è abbattuto anche su diversi comuni dell’Irpinia, causando allagamenti e disagi significativi. Baiano, Mugnano del Cardinale e Sirignano, al confine tra le province di Avellino e Napoli, sono stati i più colpiti. Diversi automobilisti, rimasti bloccati nei loro veicoli, sono stati soccorsi dai vigili del fuoco, che li hanno portati in salvo dal fiume di acqua e fango causato dall’esondazione del Regio Lagno a Sirignano, che ha invaso la Statale 7 fino al centro abitato di Mugnano del Cardinale.
Tra le situazioni più critiche, quella di Baiano, dove la centrale via Libertà è stata completamente allagata. Momenti di grande paura si sono vissuti per un ragazzo di 12 anni che, bloccato al piano terra di un’abitazione tra Baiano e Mugnano, è riuscito a salvarsi aggrappandosi alle inferriate e salendo al primo piano, mentre l’acqua invadeva la casa.
Anche a Mugnano del Cardinale, la strada principale è stata trasformata in un fiume impetuoso che ha quasi trascinato via le auto parcheggiate. L’autostrada A16 Napoli-Canosa è stata temporaneamente chiusa per consentire ai mezzi di soccorso di liberare l’ingresso al casello di Baiano da acqua e detriti e per rimuovere un muro di contenimento crollato sulla carreggiata.
Strade allagate nel napoletano
La pioggia ha interessato anche Napoli e provincia, dove però non si sono registrati danni gravi. Strade allagate sulla circumvallazione esterna nei territori di Casoria e Casalnuovo, ma anche ad Afragola.
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