San Gregorio senza pastori e neppure presepi, la tristezza dei napoletani

Uno dei simboli di Napoli è sicuramente San Gregorio Armeno, la tradizione e caratteristica via dei pastori. Decine di botteghe di artigiano che nel corso di tutto l’anno lavorano le statuette e i presepi che incantano il mondo intero. Nell’anno della pandemia San Gregorio quasi non esiste più. Irriconoscibile con le saracinesche chiuse, senza bancarelle e i profumi di muschio e incenso. Una strada e una storia talmente affascinante da ispirare artisti e persino stilisti, nel 2016 Dolce e Gabbana fecero sfilare i loro modelli dedicati a Napoli proprio lungo la nota via. Oggi si presenta così, triste, vuota, fredda.

I napoletani non sono abituati e vedere uno dei luoghi più vivi della città in questo modo. si definiscono “tristi” senza quel classico vociare e quei colori che rendono San Gregorio un luogo magico e caratteristico, tappa principale di turisti provenienti da tutto il mondo.

Intanto Hugo Maradona fratello de Pibe De Oro, venerdì sarà a San Gregorio per inaugurare l’apertura delle botteghe di Natale. Ad annunciarlo il presidente dell’associazione dei bottegai Gabriele Casillo.

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