Un assembramento in piena pandemia davanti alla chiesa dell’Addolorata, nella messa del Venerdì Santo. È accaduto ieri sera a San Marco in Lamis, nel Foggiano.
200 persone sfidano i divieti e vanno alla messa del Venerdì Santo
La cieca devozione sfida così i provvedimenti nazionali atti a contenere la diffusione del virus. Ieri sera, proprio mentre il premier Conte ordinava all’Italia intera di restare chiusa in casa fino al 3 maggio, il parroco della Chiesa dell’Addolorata ha celebrato il venerdì santo sul sagrato davanti ad almeno 200 fedeli, più o meno distanziati e protetti con le mascherine.
Non è bastato il funerale che ad inizio marzo innescò il contagio nel paese. Ieri, in prima fila, con tanto di fascia tricolore, c’era anche il sindaco Michele Merla.
Le scuse del sindaco
Il primo cittadino, comprendendo la gravità dell’episodio, ha chiesto scusa: “In merito a quanto successo stasera nella mia città mi assumo la colpa di non aver avuto il coraggio di dire a don Matteo di interrompere il momento di preghiera. Non me la sono sentita, ma mi rendo conto, col senno di poi, di aver sbagliato. Ma avrei voluto interromperlo. Questa è la mia colpa e me la prendo. Scusate tutti”.
Inoltre, pare che il parroco abbia ringraziato le forze dell’ordine per non aver disperso i fedeli. Tanti i cittadini che hanno protestato a distanza ed espresso la propria indignazione sui social.