Un diverbio di lavoro tra una dottoressa e un portantino finisce con l’ennesima aggressione ai danni di un medico.
Una donna è intervenuta nel diverbio qualificandosi come lontano parente del portantino, non ha esitato a passare alle vie di fatto sferrando un pugno in pieno volto alla dottoressa, facendole volare gli occhiali dal naso e procurandole lesioni giudicate guaribili in 3 giorni.
La dottoressa era intenta ad effettuare gli ultimi adempimenti necessari per le dimissioni di un paziente prima di andare via. La stessa è passata, da alcuni mesi, dai turni in ambulanza del 118, dove prima era impiegata, a quelli in ospedale. Ad un certo punto viene richiamata dai familiari di un paziente in attesa in quanto le provette dei prelievi – dalle cui analisi dipende il tempo di stazionamento in pronto soccorso, prima di un eventuale ricovero o dimissione da circa mezz’ora stazionano nel contenitore in bella vista senza che nessuno le porti in laboratorio. Il camice bianco spiega a chi protesta che nella fase di cambio turno può capitare e abbozza una difesa dell’operatore sociosanitario deputato a questo compito. Poi chiede a quest’ultimo di provvedere al più presto.
L’uomo non reagisce bene e nella diatriba interviene una donna, la quale aggredisce il medico.