Dopo la grande partecipazione di pubblico ed artisti alla sua prima uscita, la seconda edizione di “Tradizioni Future” si rinnova ed amplia proponendo quest’anno di esplorare il concetto del Genius loci, ossia lo “spirito del luogo” all’interno del contesto urbano di Sant’Antimo, focalizzandosi sulla trasformazione e l’evoluzione dei luoghi storici del paese.
Seconda edizione di “Tradizioni Future”: avviate le selezioni delle opere
Con “Tradizioni future – Mostra diffusa 2024” grazie al supporto della Regione Campania, l’obiettivo principale della mostra sarà quello di stimolare una riflessione critica sulla relazione tra spazio, tempo ed identità. Ma in che modo? Ogni artista avrà l’opportunità di studiare un luogo specifico di Sant’Antimo, attingendo alle proprie impressioni o chiedendo all’Associazione Noli Timere, come fonte di studio i preziosi testi della Collana Atellana. Grazie a questi, gli artisti interessati potranno dare una loro personale lettura sulla trasformazione dei maggiori siti architettonici del paese e le loro mutazioni nel corso del tempo.
La mostra, così come lo scorso anno, si terrà a Giugno presso il chiostro del convento di Santa Maria del Carmine. La scelta non è casuale, anzi: questo luogo evoca tutti gli interrogativi legati al tema della mostra. Cos’è rimasto del suo spirito, ora che il chiostro ha perso la sua conduzione ecclesiastica, le celle si sono svuotate e gli ambienti rischiano l’inagibilità?
Gli artisti interessati potranno presentare una proposta artistica che includa una breve descrizione del luogo scelto, una spiegazione della metodologia di ricerca ed una bozza del progetto artistico, evidenziando il modo in cui si vuole esplorare il concetto di Genius loci attraverso la propria arte.
Tutte le proposte dovranno essere inviate entro e non oltre l’11 maggio a [email protected]