Le forze dell’ordine hanno arrestato un uomo di 52 anni, residente a Sant’Antimo, con un passato di reati contro il patrimonio. L’accusa è di rapina pluriaggravata, un episodio che si inserisce in una serie di indagini ancora in corso per individuare eventuali complici. Il colpo fu messo a segno il 21 luglio 2023 alla sede UniCredit di viale Corassori a Modena e portò a un bottino di circa 140mila euro.
Arrestato 52enne di Sant’Antimo per rapina a Modena da 140mila euro
Le indagini, dirette dal Pubblico Ministero e condotte dalla Squadra Mobile, hanno portato alla luce gravi indizi di colpevolezza. Fondamentale è stata l’analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza, sia quelle comunali che quelle di un vicino centro commerciale, che hanno permesso di tracciare i movimenti degli indiziati.
Dopo l’arresto di due complici, uno in flagranza di reato e l’altro tramite ordinanza di custodia cautelare ad agosto, l’attenzione si è spostata sull’auto utilizzata per la fuga, parcheggiata dietro la banca. L’analisi del veicolo e del materiale al suo interno ha rivelato tracce decisive per incastrare il terzo uomo.
Le indagini e l’uso dei test del Dna
I rilievi tecnici della Polizia Scientifica hanno giocato un ruolo chiave: frammenti papillari sull’auto e tracce di Dna su una bottiglia trovata nell’abitacolo hanno collegato direttamente l’indagato al crimine. Anche le impronte sui biglietti autostradali, analizzati insieme ai dati dei varchi autostradali, hanno contribuito a ricostruire il percorso dei rapinatori fino a Modena.
Nell’operazione condotta dalla Squadra Mobile di Modena, con il supporto del Commissariato di P.S. di Frattamaggiore, sono stati sequestrati cellulari e schede telefoniche. L’indagato è stato trasferito alla Casa Circondariale di Poggioreale, Napoli, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Quest’arresto rappresenta un importante passo avanti nelle indagini, evidenziando l’efficacia delle tecniche investigative moderne nel contrasto ai reati contro il patrimonio.