Sant’Antimo, ex sindaco Russo: “Già nello scioglimento ’91 si parlava dei Cesaro. A Giggino hanno fatto fare una grande carriera”

Sant’Antimo. Dalle indagini che ieri hanno portato all’arresto di 59 persone, accusate dalla Dda di parte parte dell’intreccio tra politica e camorra, emerge il disegno criminale dei clan per non far governare Aurelio Russo, a partire dai presunti brogli elettorali a favore del centrodestra fino ad arrivare alle intimidazioni ed alle pressioni sui consiglieri per arrivare alla sfiducia. 

PRESSIONI DI CLAN SUL CONSIGLIO COMUNALE, PARLA L’EX SINDACO RUSSO

“La camorra ha sempre cercato di mandarvi via. Dispiace del mancato dialogo tra Procura, con cui ho collaborato a lungo, e Prefettura” dice l’ex primo cittadino ai nostri microfoni. “In tanti anni di politica – aggiunge – ho sempre vissuto un clima difficile per la presenza ingombrante della famiglia Cesaro. Dispiace che così si allontanano le persone perbene.”

“Già con lo scioglimento nel ’91 – sottolinea Aurelio Russo – si parlava dei Cesaro nella relazione, invece a Giggino hanno fatto fare una carriera folgorante”. 

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