Sarebbe a una svolta il caso di Rosa Di Domenico, la 15enne di Sant’Antimo sparita a maggio da casa e probabilmente rapita da un pakistano 28enne, Alì Quasib. In questi giorni il papà di Alì, che abita a Brescia e che aveva sempre negato qualsiasi coinvolgimento diretto nella vicenda, ha telefonato il padre di Rosa. “La ragazza vuole tornare e io ve la porto“. A intercettare la conversazione la Polizia di Stato.
“Rosa vuole tornare indietro. Forse per questa settimana io devo andare. Devo andare a prenderla”. “Stai andando a prenderla, ho capito bene?”, chiede conferma Luigi Di Domenico. “Sì”, conferma lui. Questo breve stralcio dell’intercettazione potrebbe nascondere la soluzione a uno casi più controversi di persone scomparse negli ultimi anni. La 15enne potrebbe essere in Germania e, con l’intermediazione del padre di Alì, potrebbe tornare a giorni.
Non si sa niente di cosa stia facendo lì e in quali condizioni si trovi. Il padre del rapitore è l’unico aggancio che al momento possiede la famiglia di Rosa e potrebbe aver avviato un faticoso dialogo con il figlio per persuaderlo a lasciare libera la ragazzina e a tornare sui suoi passi. Soltanto le indagini dei prossimi giorni potranno fare definitivamente luce su questo retroscena. Intanto la città di Sant’Antimo tira un lungo respiro nella speranza che quanto dichiarato nella conversazione telefonica sia la verità: Rosa sta tornando a casa.