Sant’Antimo in lutto, Gioacchino travolto da un cavo: morto dopo 5 giorni di agonia

E’ morto dopo cinque giorni di agonia Gioacchino Verde, 53 anni, sottufficiale della Marina Militare rimasto gravemente ferito durante le operazioni di ormeggio della Fregata Bergamini nel porto di Taranto. Il decesso ieri pomeriggio in ospedale.

Esperto nocchiere e nostromo di bordo, originario di Sant’Antimo ma residente da tempo a La Spezia, sposato con Anna e padre di due figli (Giada e Giuseppe), il militare è stato colpito da un cavo staccatosi durante la fase di ormeggio dell’unità Navale della Stazione Navale Mar Grande di Taranto. Intervenuto il personale medico di bordo, il sottufficiale è stato trasportato all’ospedale SS Annunziata di Taranto dove i sanitari si sono prodigati per tenerlo in vita.

Sono in corso indagini per accertare la dinamica dell’incidente. Secondo quanto ricostruito, un cavo distaccatosi improvvisamente ha colpito il sottufficiale all’addome e alla testa con una violenta frustata.  Dal primo momento le condizioni di Verde erano apparse molto gravi: Gioacchino aveva perso la gamba destra, ed aveva subito un lungo intervento neurochirurgico all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Fonti Asl avevano parlato di un’operazione “impegnativa e complessa”.

“Aveva una encomiabile carriera militare ed era stimato da tutti — fa sapere la Marina militare — come testimoniano i numerosi messaggi di vicinanza pervenuti alla forza armata”. Quei messaggi si trasformano ora in cordoglio e condoglianze alla famiglia di Verde: fra i tanti ci sono anche quello della ministra della Difesa Elisabetta Trenta e del sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, oltre che del capo della Marina militare Valter Girardelli e dell’intero corpo.

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