Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, i Carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno dato esecuzione ad una misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di una persona di anni 71, residente in Napoli, per reati di truffa aggravata.
Le attività investigative – condotte dai militari della Tenenza di Sant’Antimo e svolte con l’ausilio delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, l’analisi del tracciamento del sistema di localizzazione satellitare dell’auto utilizzata dall’indagato e i riconoscimenti fotografici effettuati delle vittime – hanno consentito di raccogliere importanti elementi probatori a carico dell’indagato e di individuare il modus operandi posto in essere per la commissione delle truffe.
Le vittime – contattate telefonicamente da una persona qualificatasi come figlio o nipote che necessitava di somme di denaro per risolvere alcune questioni legali o per effettuare un urgente deposito in banca – aderivano alla pretestuosa richiesta di denaro, consegnando la somma all’indagato che si presentava, poco dopo, presso la loro abitazione quale persona incaricata dal loro stretto familiare.
Secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal GIP, l’indagato è ritenuto l’ autore, tra gli scorsi mesi di luglio e settembre, di tre episodi – commessi nei comuni di Sant’Antimo (Na), Melito di Napoli (Na) e Villaricca (Na) – perpetrati in danno di anziani ai quali ha sottratto complessivamente circa 5.200 euro.
La truffa in questione è solo una delle tante perpetrate da soggetti senza scrupoli che non esitano a raggirare anziani, utilizzando quasi sempre metodiche assimilabili a quella descritta. Presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord – in considerazione del crescente numero, nel territorio di competenza, di denunce per tali tipologie di reato, particolarmente allarmante e odioso, per essere commesso ai danni di soggetti che in ragione dell’età spesso si trovano in una situazione di minorata difesa – è attivo un apposito gruppo di magistrati impegnati a monitorare il fenomeno e ad identificare le tecniche usate dai truffatori, onde addivenire alla loro individuazione immediata.