Una scena impietosa quella che si è consumata a Sarno, in provincia di Salerno. Una comitiva di ragazzi hanno aggredito un senzatetto disabile alla stazione e poi hanno filmato la loro impresa criminale sui social.
Sarno, aggrediscono disabile alla stazione e filmano la scena
Nel filmato, diffuso dal parlamentare di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, si vede un clochard rifugiarsi nella sala d’attesa della stazione per sottrarsi alla furia di un adolescente che tira calci alla porta. Si tratta di un atto di violenza gratuito e immotivato. Mentre il giovanissimo si scaglia violentemente contro l’uomo, gli altri assistono e riprendono la scena con un telefonino per poi caricare il video sui social.
“Questo è quanto successo alle 5,30 della scorsa domenica alla stazione centrale di Sarno – ha spiegato Roberto Robustelli, attivista dell’associazione “Sole che ride” -. A quanto pare questi ragazzi tornavano da una notte brava, si sono fermati alla stazione e hanno iniziato ad insultare Antonio, questo ragazzo disabile e con gravi disturbi psichici che già da molto tempo pare vive perennemente nella stazione ferroviaria di Sarno. Ho voluto approfondire la questione, il ragazzo che ha realizzato il video non sembra essere di Sarno ma del napoletano e credo, a questo punto, che anche l’autore dell’aggressione non sia del luogo. Abbiamo allertato subito i servizi sociali per aiutare al più presto Antonio”.
Del caso si è interessato anche Borrelli: “Abbiamo allertato le forze dell’ordine su questa vicenda affinché si prendano seri provvedimenti. Perché certi ragazzi hanno eretto la violenza a modello di vita facendola diventare protagonista soprattutto nelle notti del fine settimana? È un problema sociale che deriva dal modo in cui le generazioni precedenti hanno lasciato il mondo ai più giovani. Se certi comportamenti, derivanti dagli istinti barbari e primordiali che tentano di emergere, sono sempre più presenti nelle nuove generazioni. Basta tolleranza, chi sbaglia deve pagare. Ai giovani va insegnato il senso del rispetto, della legalità, che bisogna conquistarsi il proprio posto in società con il lavoro ed il sacrificio e non prendersi quel che si vuole con la violenza e la prepotenza.”