Sarno, “mamma, sono stanco”. Poi le urla in casa, così è morto Carmine Esposito

E’ ancora sotto choc la comunità di Sarno per la prematura scomparsa di Carmine Esposito, il ragazzo di 21 anni deceduto ieri nel sonno nel suo appartamento in via Cavour. Tanta l’incredulità tra amici e parenti, che non riescono a spiegarsi come sia potuto accadere.

Medici e carabinieri, giunti sul luogo della tragedia, hanno raccolto le testimonianze di chi era presente in casa e hanno cercato di ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Sono circa le 19 quando il giovane torna a casa. Da un mese circa frequentava lo studio di un architetto per fare pratica di geometra. “Mi sento stanco”, avrebbe detto alla mamma. “Vado a stendermi un poco”.

Poco dopo la mamma, impegnata a preparare la cena, entra nella stanza per svegliarlo, ma il ragazzo non dà segni di vita. La donna prova a scuotere Carmine dal sonno, inutilmente: a quel punto capisce che c’è qualcosa che non va. Comincia a urlare richiamando l’attenzione dei vicini. L’intera strada si allerta, vengono chiamati i sanitari del 118. Il personale di pronto soccorso arriva sul posto, entra in casa ma può solo constatare il decesso del ragazzo. I tentativi di rianimazione si rivelano inutili.

La notizia del decesso di Carmine ha fatto rapidamente il giro della città e dell’agro nocerino-sarnese. Tanti i messaggi di cordoglio pubblicati sui social network. “Mi mancherai per sempre, amico mio”, scrive Gianluca. “Che la terra ti sia lieve. Tanta tristezza e dolore“, il commento di Franco. L’ultimo post pubblicato ieri dal giovane era una foto che lo ritraeva da piccolo insieme al papà.

Intanto verrà probabilmente disposta l’autopsia sul corpo del 21enne per risalire alla causa del decesso. Le ipotesi più accreditate sono quella dell’infarto e dell’aneurisma cerebrale. Ques’ultimo colpisce spesso i giovani e tra i sintomi registrati vi sono mal di testa e sonnolenza, gli stessi che avrebbe accusato il ragazzo prima di morire.

 

 

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