Casapesenna. Sequestrati beni, per un valore complessivo di oltre 8 milioni di euro, di un imprenditore, Luciano Licenza, operante nel campo immobiliare e dell’edilizia, ritenuto affiliato al clan dei Casalesi e, in particolare, al gruppo capeggiato dal boss Michele Zagaria.
Il provvedimento cautelare, disposto dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Misure di Prevenzione su proposta avanzata dalla Direzione
Distrettuale Antimafia di Napoli, ha interessato i beni e le disponibilità finanziarie riconducibili a Licenza, imprenditore originario di San
Cipriano d’Aversa (CE) e residente a Casapesenna (CE), tratto in arresto – nel luglio del 2015 – nell’ambito dell’operazione “Medea”.
Le investigazioni, all’epoca condotte dai Carabinieri del ROS di Napoli su delega della locale D.D.A., evidenziarono come il Licenza, unitamente ad altri imprenditori, nel periodo 2001-2013 aveva ricevuto da Michele Zagaria, per il tramite delle sue influenze su alcuni dirigenti e funzionari presso la Regione Campania, ingenti commesse per l’esecuzione di lavori di somma urgenza sottesi alla gestione del ciclo integrato delle acque, erogando in cambio somme di denaro allo stesso boss e ai componenti della sua famiglia.
Le successive indagini economico-patrimoniali svolte dai finanzieri del G.I.C.O. di Napoli nei confronti del Licenza, nel frattempo condannato in
primo grado dal Tribunale di Napoli a sei anni di reclusione per associazione mafiosa, hanno consentito di ricostruire in capo all’imprenditore e al suo nucleo familiare un notevole complesso patrimoniale e di dimostrare, nel contempo, la sussistenza dei requisiti previsti dal Codice Antimafia per
l’applicazione della misura ablatoria da parte dei giudici della prevenzione.
Nel dettaglio, sono stati sottoposti a sequestro beni per un valore complessivo di oltre 8 milioni di euro, ubicati prevalentemente a Caserta e
provincia, tra i quali 35 immobili (15 fabbricati e 20 terreni), 12 autoveicoli, 3 società nel settore edile ed immobiliare, quote societarie, rapporti bancari e postali.