Scampia, cibo e brandine per gli sfollati da tutta la Campania. Aiuti da cantanti e tiktoker

Si è mobilitata tutta la Campania per aiutare gli sfollati di Scampia che stanno occupando l’Università della Federico II. Camion e furgoni carichi di acqua, cibo, brandine ed elettrodomestici arrivano da ogni angolo della regione per sostenere le centinaia di persone che hanno dovuto lasciare la Vela Celeste dopo il tragico crollo di due sere fa.

Scampia, cibo e brandine per gli sfollati da tutta la Campania. Aiuti da cantanti e tiktoker

Il movimento dei camioncini carichi di generi di prima necessità è incessante. Da ieri la macchina degli aiuti, messa in moto da privati cittadini, associazioni e attività commerciali, sta fornendo agli sfollati ogni genere di conforto. In queste ore sono arrivate anche le brandine.

Molti dei donatori sono anonimi, ma i veicoli carichi di aiuti partono da tutte le province campane. Una catena umana formata da cittadini e volontari porta tovaglioli, buste di pasta, biscotti, bottiglie d’acqua, ventilatori e persino frigoriferi dall’ingresso dell’Ateneo fin dentro i corridoi della Federico II.

A questa spontanea gara di solidarietà stanno partecipando anche noti cantanti, giornalisti e TikToker del territorio, alcuni dei quali si sono recati fisicamente sul posto per scaricare la merce dai furgoni o dai portabagagli delle auto. Tra i tanti Franco Ricciardi, che ha espresso solidarietà e vicinanza agli sfollati e che proprio ieri aveva invocato la mobilitazione di tutti i napoletani via social. “Aiutiamoci”, l’appello dell’artista originario di Secondigliano.

Polemiche sugli aiuti

Non sono mancate lamentele da parte di alcuni cittadini della Vela Celeste. Gli aiuti dal Comune, infatti, starebbero arrivando col contagocce. La maggior parte delle vettovaglie proviene dal buon cuore dei cittadini. “Ci sta aiutando il popolo – grida una sfollata – dall’amministrazione zero sostegno”. Palazzo San Giacomo, in realtà, starebbe predisponendo degli alloggi temporanei nelle palestre scolastiche, ma gli sfollati non avrebbero intenzione di spostarsi dall’Ateneo.

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