Napoli. Blitz contro il clan Polverino di Marano. Sei arresti e un divieto di soggiorno. Coinvolti anche due carabinieri della tenenza di Marano accusato di fornire informazioni riservate agli uomini del sodalizio criminale in cambio di soldi. Gli arrestati sono accusati di traffico di sostanze stupefacenti e sarebbero tutti contigui al clan dei Polverino, egemone nell’area nord e leader del narcotraffico dal Sud America e dalla Spagna.
Le indagini. Le indagini hanno permesso di accertare l’esistenza di una serie di contatti tra gli stessi ed un militare dell’Arma dei carabinieri in servizio presso la tenenza di Marano di Napoli, il quale, in cambio di svariati vantaggi, anche di natura strettamente economica, forniva informazioni d’ufficio riservate ad uno degli indagati, componente del sodalizio criminale in argomento, anche mediante illeciti accessi alla Banca dati, altresì omettendo atti e/o compiendo contrari ai propri doveri di ufficio. Vere e proprie mazzette che venivano girate dagli uomini del clan al carabiniere per ricevere anticipazioni su operazioni e blitz anti-crimine.
Gli investigatori hanno accertato anche l’esistenza di un rapporto corruttivo intercorrente tra un soggetto e due militari dell’Arma dei carabinieri, tra cui il graduato anzidetto, i quali, per compiere atti contrari al loro ufficio e in alcuni casi per esercitare indebitamente le loro funzioni, ricevevano la promessa di una fattiva intercessione con i vertici dell’Arma locali e romani per ottenere il trasferimento al Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, funzionalmente competente per le indagini di criminalità organizzata anche sull’area di Marano di Napoli. I due carabinieri coinvolti sono stati immediatamente sospesi dal servizio.
GLI ARRESTATI SONO:
- Di Maro Angelo, nato a Mugnano di Napoli, classe ’78
- D’Onofrio Massimo, nato a Bari, classe ’73
- Sepe Francesco, nato a Napoli, classe ’67
- De Martino Domenico, nato a Napoli, classe ’47 (agli arresti domiciliari)
- Angelo Cantone, 35 anni, carabiniere sospeso
- Papa Francesco, nato a Napoli, classe ’79 (destinatario di divieto di dimora in Napoli, Caserta e rispettive Provincie)