“Dopo le elezioni regionali del 2010 i vertici di Asl e ospedale di Caserta furono scelti dai politici casertani come Nicola Cosentino e Angelo Polverino, che erano stati eletti in precedenza grazie al sostegno dei Casalesi e avevano bisogno di piazzare i propri uomini per i loro interessi”.
A dichiararlo in aula, fornendo uno spaccato di quello che poi conferma l’inchiesta della Dia di oggi, è stato il collaboratore di giustizia Giuliano Pirozzi, elemento di spessore del clan Mallardo di Giugliano. E proprio da quelle parole, quelle dichiarazioni che è partita l’indagine della direzione investigativa antimafia di Napoli che ha eseguito nelle province di Caserta, Napoli e Verona 24 arresti per associazione a delinquere di stampo mafioso, corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. L’indagine riguarda appalti truccati per l’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, gia’ al centro di altre indagini. Gli appalti sarebbero andati a imprese del clan dei casalesi grazie all’appoggio di politici e amministratori pubblici. in corso anche sequestri di società a beni.
Il pentito Pirozzi, quando spiegò degli accordi tra i casalesi e gli indagati, deponeva nel processo, tutt’ora in corso nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere che vede imputati i funzionari dell’Asl e dell’ospedale di Caserta, l’ex consigliere regionale del Pdl Angelo Polverino e l’imprenditore Angelo Grillo, detenuto al 41bis. Nel corso di un interrogatorio, Giuliano Pirozzi dice che “Alemanno si interessava della sanità casertana su sollecitazione di Angelo Polverino, il quale, essendo eletto nel territorio casertano, aveva un diretto interesse anche sulle nomine che riguardavano il suo territorio”.
Nell’ordinanza viene citato anche Alessandro De Franciscis, ex presidente della Provincia di Caserta: Luigi Annunziata, ex direttore generale dell’ospedale S. Anna e S. Sebastiano di Caserta recentemente scomparso, avrebbe chiesto a Francesco Zagaria e Remo D’Amico un impegno per favorire l’elezione di De Franciscis a segretario regionale del costituendo Partito democratico in vista delle primarie del 15 ottobre 2007, alle quali De Franciscis era candidato in abbinamento alla candidatura alla segreteria nazionale di Walter Veltroni. Anche De Franciscis è estraneo alle accuse mosse dalla Procura.