Schiuma a Licola, i Verdi: “Nulla di preoccupante, ma servono maggiori controlli su impianto di pompaggio”

Licola. “Dopo i primi controlli, l’Arpac tende a dare un’origine naturale alla schiuma in un tratto di mare a Licola, anche se è opportuno un controllo più approfondito su una vasca di decantazione legata all’impianto idrovoro comunale dove c’è ancora un po’ di schiuma che, probabilmente, s’era riversata in mare e poi sulla spiaggia. Un problema che s’è ripetuto anche questa mattina perché, come ci ha segnalato il consigliere comunale di Pozzuoli, Maurizio Orsi, il canale abruzzese che serviva come scolo delle acque piovane e delle acque sorgive è ostruito in più punti e non mancano sversamenti illegali per cui sono necessari i maggiori controlli dell’Arpac che saranno fatti nelle prossime ore”.

Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che aveva chiesto al commissario dell’Arpac, Pietro Vasaturo, un controllo dopo la segnalazione che alcuni cittadini avevano fatto al capogruppo del Sole che ride nel Consiglio comunale di Giuliano, Giuseppe D’Alterio.

“Lo scorso anno, il mare del litorale domizio, tranne alcuni punti, è risultato pulito, con valori da bandiera blu e le prime analisi di quest’anno confermano i progressi fatti rispetto agli anni scorsi, anche se i veri controlli che ci diranno la qualità delle acque in vista della stagione estiva stanno cominciando in questi giorni, ma la sensazione, anche dopo i controlli di queste ore a Licola, sono incoraggianti” ha aggiunto Borrelli per il quale “il litorale domizio è una risorsa inutilizzata che potrebbe creare sviluppo e occupazione, ma c’è molto da lavorare per superare il degrado che s’è creato in alcune zone e, soprattutto, servirebbe una sinergia tra le Istituzioni, a tutti i livelli, e tra queste e il privato”.

“La Regione è pronta a fare il suo lavoro, come ha garantito anche il presidente De Luca che ha messo il recupero del litorale domizio tra le priorità del suo mandato, ma è necessario che ci sia anche un investimento privato che vada a completare quello pubblico nel quale una parte importante dovrà essere costituita da fondi europei che la Regione dovrà essere brava a intercettare” ha concluso Borrelli per il quale “dalla rinascita del litorale domizio si può creare economia sana e rispettosa dell’ambiente”.

Ti potrebbe interessare

Torna in alto