Giugliano. Non bastava la faida interna con la “banda della Paparelle”. La storica cosca dei Mallardo – con capi e senatori quasi tutti in cella – potrebbe avere un nuovo rivale che arriva da Scampia. Gli investigatori adesso sono al lavoro, infatti, per capire i motivi della presenza in città dei tre fermati la scorsa notte dagli agenti della sezione investigativa del locale commissariato, diretti dal primo dirigente Pasquale Trocino, a Varcaturo.
I fratelli Antonio e Giuseppe Iodice e Santolo Sellitto, sono stati fermati nel cuore della notte tra giovedì e venerdì scorso in via Ripuaria, sulla fascia costiera. I poliziotti dopo l’alt (i 3 non hanno opposto resistenza) hanno perquisito le vettura, una mercedes Classe A, ed effettuato la scoperta. Sono scattate dunque le manette per i pluripregiudicati ed il sequestro del materiale rinvenuto. Erano pronti a sparare: in auto avevano una pistola Beretta 7,65 (matricola abrasa) col caricatore pieno ed un colpo in canna, oltre a ben 53 grammi di cocaina.
I 3 sono residenti a Napoli e, dalle prime risultanza investigative, è emerso che sarebbero vicini agli Scissionisti operanti tra Melito e Scampia. Difficile, dunque, pensare ad una semplice “passeggiata”. Come riporta il quotidiano “Il Roma”, sarebbe stato già esclusa l’ipotesi della consegna di droga a domicilio in zona Varcaturo, cosa che non sarebbe mai stata consentita inoltre dal clan dei Mallardo egemone sul territorio giuglianese. Prende così corpo lo scenario del regolamento dei conti.
C’è l’ipotesi alta tensione, dunque, sull’asse Giugliano-Scampia. Antonio Iodice, Giuseppe Iodice e Santolo Sellitto sono finiti ora a Poggioreale con le accuse di concorso in detenzione e porto abusivo di arma e munizionamento, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti. Nel frattempo proseguono le indagini sulle nuove fibrillazioni criminali nel giuglianese.