A pochi giorni dal suono della campanella, il sindaco di Castello di Cisterna, piccolo comune della provincia di Napoli, ha deciso di chiudere l’unico plesso di scuole primarie del territorio trasferendo i bambini in quello delle secondarie di primo grado per far fronte al caro energia. Dunque, i bambini della scuola primaria, “Sciascia”, saranno accorpati agli studenti delle scuole medie, presso l’edificio “De Gasperi”.
Caro bollette, sindaco decide di chiudere la scuola
Una decisione che ha scatenato non poche polemiche da parte dei genitori dei piccoli studenti. L’ordinanza firmata ieri, 6 settembre, dal primo cittadino Aniello Rega, è stata regolarmente pubblicato sul sito internet del Comune di Castello di Cisterna.
Nel documento si legge che la decisione è stata presa visto che “Il recente notevole aumento delle tariffe di energia elettrica e gas sta producendo un forte incremento dei costi a carico dell’Amministrazione, che in assenza di idonee contromisure, rischia di influire negativamente sull’equilibrio di bilancio”.
La misura resterà in vigore per tutto l’anno scolastico, a meno di ripensamenti che tuttavia sembrano improbabili. Il primo cittadino è stato criticato dalle opposizioni, ma – almeno per il momento – resta fermo sul pensiero: un anno di “sacrificio” per poi ripartire l’anno prossimo con un edificio scolastico più efficiente sui consumi.