Scuola, il piano di Draghi: prolungare l’anno scolastico fino alla fine di giugno

Draghi ha posto una serie di indicazioni e obiettivi. Innanzitutto la necessità di una riorganizzazione del calendario scolastico, di qui l’ipotesi di un allungamento di un mese dell’anno scolastico fino a fine giugno. E anche il potenziamento del corpo docenti.

Scuola, il piano di Draghi: prolungare l’anno scolastico fino alla fine di giugno

Ieri è iniziato il secondo giro di consultazioni, in cui il presidente incaricato ha iniziato a esporre il programma che ha in mente per il suo esecutivo alle delegazioni dei gruppi politici che lo hanno incontrato. E, secondo quanto riferito dai parlamentari usciti dalla sala del colloquio, sembra proprio che, tra i diversi punti affrontati, Draghi abbia insistito molto proprio sul tema della scuola.

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Per Draghi è fondamentale recuperare quanto è venuto a mancare in questi mesi, perciò ha proposto una riorganizzazione del calendario scolastico, in modo che si vada in classe fino al 30 di giugno.

L’idea è quella di cercare di salvare il salvabile. L’anno scolastico non è finito, mancano ancora diversi mesi alla fine della scuola e si possono tranquillamente allungare i termini. Bisognerà capire come si comporterà il nuovo governo rispetto all’esame di maturità, sul quale fino ad ora non ci sono state novità.

L’ipotesi, però, non sembra convincere i presidi e i docenti. “Bene che Draghi abbia indicato scuola come priorità. Prolungamento del calendario? Attendiamo una proposta strutturata per discuterne, non c’è preclusione, ma è molto difficile”. Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus.

Parlando del possibile prolungamento del calendario scolastico, Giannelli ha detto: “È molto positivo che la scuola sia stata indicata come priorità – ha affermato Giannelli – mi auguro che gli investimenti. Per quanto riguarda il calendario, si può prendere in considerazione tutto, ma per poterne discutere penso che si debba aspettare qualcosa di più strutturato e più organico a livello di proposte”.

 

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