Secondigliano, amante del boss pestata dalle donne del clan: “Ti taglio ‘a capa”

L’amante del boss pestata brutalmente dalle donne del clan, minacciata e filmata. E’ quanto accaduto a Secondigliano, all’interno di un’attività commerciale di via del Cassano. L’episodio è diventato popolare grazie al tam-tam sui social network.

Secondigliano, spedizione punitiva: pestata l’amante del boss

A ricostruire l’episodio ed il restroscena – riconducibile a una relazione extraconiugale – sono stati i poliziotti del IV Distretto. Nel filmato, di circa 20 secondi, si vede una donna sanguinante, protetta da un uomo, mentre un’altra donna, l’autrice della clip, la minaccia ripetutamente. Le assalitrici avrebbero preso di mira la vittima nel negozio in cui lavora. L’avrebbero circondata e pestata. «Puoi anche andarmi a denunciare – sbotta l’assalitrice nel video – ti taglio la testa. Se vado io in galera ci sta il resto della razza mia. Ti faccio morire».

«Aspettate voglio dire una cosa», supplica la vittima. Ma poi il video si interrompe bruscamente. Un pestaggio, quello ai danni della commessa, che non sarebbe mai emerso e venuto alla luce se il video non avesse circolato sui social network e in particolare su WhatsApp. Nessuna denuncia, infatti, è stata sporta. Il filmato è finito così sotto gli occhi degli investigatori del commissariato di Secondigliano, che hanno deciso di fare chiarezza.

Cos’è successo

In base alla ricostruzione degli agenti, la vittima è una giovane del quartiere legata sentimentalmente a un esponente del clan Di Lauro. Avrebbe intrecciato una relazione con il marito di una delle assalitrici, a sua volta legata alla famiglia Magnetti della Vanella Grassi. E sarebbe stata proprio la moglie tradita a condurre la spedizione punitiva nel negozio. Nel mirino delle donne sarebbe finito anche il titolare del negozio, a cui sarebbe stato intimato di licenziare la dipendente. In caso contrario, le assalitrici hanno minacciato di fargli chiudere l’attività. Una storia dai risvolti ancora poco chiari, che la Polizia cercherà di far venire alla luce.

 

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