Secondigliano, annullata la condanna per i fratelli Licciardi

Annullata la sentenza di condanna con l’accusa di tentato per i fratelli Antonio e Vincenzo Licciardi, figlio dello storico boss Pietro Licciardi. Questa è la decisione espressa ieri dalla Cassazione. La motivazione dei giudici riguarda l’attenuante del risarcimento del danno, che non è stata riconosciuta dalla Corte d’Appello e che comporta una riduzione della pena fino ad un terzo.

Disposto dunque un nuovo giudizio. Disposto, però, potrebbero scadere a brevi i termini della custodia cautelare in carcere ed i due Licciardi potrebbero dunque ritornare liberi. I due fratelli di Secondigliano avrebbero colpito, il 31 marzo del 2013, un cittadino dominicano con un colpo di pistola all’addome, ferendolo. Il tutto sarebbe avvenuto per una ragazza, invitata a ballare durante una serata in discoteca a Napoli. Poche ore dopo, effettuarono una spedizione punitiva, che solo per una fatalità, non si concluse con un plurimo omicidio. Infatti, il primo colpo fu schivato dal Rivas e colpì all’addome un altro cittadino dominicano Portolatin Cruz Virginio; dopodiché soltanto il blocco accidentale dell’arma, che si inceppò, consentì al Rivas di scampare alla morte.

Uno dei due attentatori, Licciardi Vincenzo, si rese anche latitante sino a quando, dopo incessanti ricerche da parte degli inquirenti, il 25 Maggio 2013, fu rintracciato e condotto in carcere. Adesso tutti e due potrebbero presto tornare liberi.

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