Sesso sotto la Chiesa, fioccano le multe. Il cliente: “Non dite niente a mia moglie”

Rimini. «Vi prego, non mi rovinate, non ditelo a mia moglie. Pagherò tutto». Erano più preoccupati della reazione della moglie che non dei quattrocento euro da sborsare entro i prossimi sessanta giorni, (ossia la sanzione amministrativa prevista dall’ordinanza del sindaco anti prostituzione), i quattro signori, sorpresi dai carabinieri, l’altra sera letteralmente con i pantaloni in mano. Li hanno trovati, infatti, mentre si stavano per appartare con alcune prostitute nei pressi della chiesa di San Nicolò dopo aver le fatte salire sulle loro auto.

Ma non avevano fatto i conti con i controlli dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Rimini che erano usciti l’altra sera per un servizio anti-prostituzione. In 14, fra militari in divisa ed in borghese, hanno pattugliato la zona di via Ravegnani e via destra del porto dopo le numerose segnalazioni di residenti, preoccupati per l’invasione di lucciole che si appostavano sotto le loro abitazioni in attesa di clienti. E l’altra sera sul marciapiede al lavoro c’erano quattro ‘belle di notte’, una nigeriana e tre cinesi.

I carabinieri si sono messi in attesa ed uno dopo l’altro, i quattro clienti sono caduti nella loro trappola. I quattro erano un imprenditore di Cesena, un lavoratore stagionale originario di Trieste, un lavapiatti di Pesaro e un pensionato di Meldola, tre dei quali sui 50 anni mentre l’ultimo di 35 anni. La scena è stata sempre la medesima, ripetuta per quattro volte. Il cliente si è avvicinato, con la sua auto, alla ragazza prescelta che era in bella mostra, ha pattuito il prezzo della prestazione, l’ha fatta salire sulla vettura e poi, insieme si sono allontanati per consumare quello che avevano concordato.

Insomma, tutto quanto sanzionabile come previsto dall’ordinanza del sindaco. Il tempo di appartarsi, nei pressi della chiesa di San Nicolò ed i carabinieri sono arrivati ad ‘interrompere i lavori’. «Vi prego, non ditelo a mia moglie», hanno supplicato, cercando di intenerire il cuore dei carabinieri, almeno tre dei clienti quando gli è stato detto che avrebbero ricevuto la notifica della sanzione a casa.

Tutti hanno chiesto che la multa gli venisse consegnata subito pur di evitare le ire della consorte, ben peggiore della sanzione stessa. I quattro dovranno pagare 400 euro entro sessanta giorni. E sono state sanzionate anche le quattro lucciole, tre cinesi ed una nigeriana: anche loro dovrebbero sborsare la stessa cifra, ma difficilmente lo faranno, come insegnano i numerosi precedenti. I controlli dei carabinieri contro il fenomeno della prostituzione continuerà anche nelle prossime serate.

Fonte: Il Resto Del Carlino

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