“Lo Stato sta facendo lo Stato e lo sta facendo anche bene”. A dirlo è stato il Prefetto di Napoli Michele Di Bari a margine della visita di questa mattina a Caivano. Qui Di Bari ha incontrato Don Maurizio Patriciello e una delegazione di residenti del Parco Verde di Caivano in protesta, da giorni, per i decreti di sgombero di 250 appartamenti occupati abusivamente.
Il Prefetto Di Bari a Caivano: “Diamo risposte alle persone”
“Noi siamo qui per fornire risposte non al numero delle persone, ma alle persone, alla loro dignità” ha detto Di Bari spiegando che la commissione straordinaria e il commissario governativo stanno lavorando alacremente al miglioramento delle situazioni abitative e non solo.
“Non dimentichiamo che il presidente del Consiglio è venuta qui, quindi come ti sta seguendo personalmente questo percorso – ha sottolineato il prefetto – ed è un percorso virtuoso in cui alle attività si coniugano anche poderose risorse finanziarie”.
“Le ordinanze di sgombero ci sono da da decenni – ha poi aggiunto – non sono una novità”. “La novità – ha spiegato – è stata l’istituzione di una cabina di regia in cui stiamo monitorando tutte le situazioni, soprattutto quelle che coinvolgono i cittadini fragili e vulnerabili”.
Don Maurizio: “Sugli sfratti al Parco Verde, valutare caso per caso”
Sulla necessità di non fare di tutta l’erba un fascio e di distinguere caso per caso si è mostrato concorde anche lo stesso Don Maurizio Patriciello che in questi giorni ha subito in prima persona le pressioni di alcuni residenti.
“Hanno fatto questa manifestazione che non aveva né testa né coda – ha spiegato lo stesso parroco – hanno impedito alle persone di venire in chiesa”.
“Io li capisco. Tanta gente è veramente impaurita, però – ha continuato Don Maurizio – insieme alla gente impaurita, evidentemente c’è qualcuno cui interessa soffiare sul fuoco”.
“Tutta questa questione della solidarietà e del ‘O tutti o nessuno’ – ha concluso il parroco del Parco Verde – deve essere unita alla legalità. Ogni famiglia va valutata singolarmente”.