Mugnano. A Radio Crc Targato Italia è intervenuto, nel corso di Barba&Capelli, Franco Paradiso, direttore sanitario dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, che ha spiegato ciò che è accaduto in torno alla morte della giovane 20enne di Mugnano, avvenuta proprio tra le mura del più grande complesso ospedaliero del Mezzogiorno: “Senza dubbio è stato un fatto scioccante per noi, per la famiglia e l’opinione pubblica. Interventi del genere, di routine, si fanno da trent’anni e senza nessuna difficoltà. Ieri è successo qualcosa che non sappiamo ancora definire, sarà l’autopsia ad aiutarci a sancire cosa è successo. I nostri operatori sono veramente provati per ciò che è accaduto, ma anche sereni e coscienti di aver fatto di tutto.
Non si danno spiegazioni sule cause dal punto di vista procedurale. La deospitalizzazione non aveva dato problemi, subito dopo l’intervento durato pochi minuti è arrivata l’emoraggia, poi la brachicardia, e poi la paziente ha subito una pareotomia esplorativa. Purtroppo dopo circa 2 ore e mezzo alla fine non siamo riusciti a salvarla. Gli esami preliminari che precedono l’intervento, quelli di routine come l’elettrocardiogramma, esami di laboratorio e sanguigni e quant’altro, non avevano dato nessuna indicazione per segnalare che si sarebbe arrivati a problematiche simili. Ripeto, siamo nell’ambito della fatalità. Sull’aborto le statistiche parlano di un caso ogni 1000. Un imprevisto che ha portato alla morte, ma nella maggior parte dei casi gli imprevisti si riescono a risolvere.
Il Cardarelli, però, è senza dubbio un ospedale sicuro. Abbiamo qualche emergenza legata al sovraffollamento ma da noi ogni giorno si rivolgono centinaia di pazienti e ricevono sempre un’adeguata assistenza sanitaria. Certo come tutti gli altri ospedali metropolitani anche noi subiamo qualche difficoltà, ma siamo sempre all’altezza dei nostri compiti. Dal punto di vista logistico le pecche rimangono ma operiamo anche in queste situazioni di emergenza”