Napoli. Gennaro De Tommaso, meglio noto come Genny ‘a Carogna, si è pentito. L’ex capo ultras partenopeo, in carcere dopo una condanna per narcotraffico, ha deciso di collaborare con la giustizia e potrebbe rivelare dinamiche importanti sulla camorra del centro storico napoletano ed in particolare di Forcella. Era stato arrestato nel del 2017 insieme ad altre 15 persone.
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Le voci già girano da alcuni giorni tra i vicoli e nei confronti di alcuni familiari dell’ex leader dei Mastiffs sarebbe già stato predisposto il programma di protezione. Nel novembre scorso era stato condannato in primo grado a 18 anni di reclusione ed aveva cambiato avvocato. ‘A Carogna salì alla ribalta nazionale cinque anni fa in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina (coincisa con la tragedia del tifoso azzurro Ciro Esposito ucciso a Roma) durante i fatti avvenuti allo stadio Olimpico e la successiva ‘trattativa’ per non far disputare il match. Poi è emerso il suo ruolo nel traffico di marijuana e di cocaina lungo il duplice asse Napoli-Sud America e Napoli-Amsterdam. De Tommaso avrebbe gestito una ‘paranza’ con base operativa a piazza Bellini. Probabilmente la scelta è arrivata dopo la pesante condanna. Ad incastrarlo sono le indagini del comando provinciale dei carabinieri di Napoli, che riescono a dimostrare come Genny, addirittura nel periodo in cui si trovava agli arresti domiciliari, avrebbe continuato a guidare il gruppo che procurava droga in Olanda e la trasportava a Napoli.