Si chiama Carmine De Rosa e ha 28 anni l’agente di Polizia Penitenziaria di Carinaro finito in coma dopo essere caduto dal secondo piano dell’ospedale San Paolo di Milano nel tentativo di inseguire Nazim Mordajane, un detenuto evaso di 32 anni.
Poliziotto di Carinaro in fin di vita per aver inseguito un detenuto evaso: si prega per Carmine
Il criminale era ricoverato a seguito di ferite riportate in una rissa nel carcere di San Vittore. Carmine faceva il piantone ed era incaricato di sorvegliarlo. Ieri mattina, all’alba, il fuggiasco ha chiesto di andare in bagno. Ma una volta entrato nella toilette, si è lanciato da una finestra del secondo piano guadagnando la fuga.
Dietro di lui l’agente Carmine De Rosa, che si è lanciato dalla stessa finestra nel tentativo di acciuffarlo. La caduta purtroppo per lui è stata rovinosa e ha battuto la testa. Sottoposto ad intervento neurochirurgico di evacuazione di un ematoma cerebrale e di «decompressione cranica ed inserimento di un sistema di monitoraggio della pressione intracranica», o rende noto il bollettino dell’Ospedale San Carlo di Milano, dove è ricoverato in prognosi riservata.
“Un eroe”
«Sentimenti di profonda vicinanza e solidarietà» per il drammatico evento accaduto oggi a Milano, sono stati espressi dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, al fratello dell’agente di Polizia Penitenziaria feritosi gravemente nel tentativo di inseguire un detenuto che stava fuggendo dall’ospedale dove era piantonato.
«Un eroe», lo ha definito il responsabile del Dap nel corso di una telefonata. «Un eroe perché non ha tentennato un solo istante, a scapito della propria stessa vita, nel disperato tentativo di assicurare alla Giustizia un detenuto che stava evadendo. Un gesto per il quale suo fratello – ha assicurato al telefono Russo – avrà il riconoscimento e gli onori che merita da parte dell’Amministrazione Penitenziaria. Un esempio altissimo di spirito di sacrificio che non è ovviamente richiesto ai poliziotti penitenziari nello svolgimento ordinario del loro lavoro».