Nella mattinata odierna, all’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli- DDA- i carabinieri della Compagnia di Mondragone hanno eseguito un decreto di fermo di Indiziato di Delitto emesso dal P .M. nei confronti di 8 indagati, ritenuti responsabili a vario titolo di estorsioni e rapine ai danni di imprenditori ed esercizi commerciali, con l’aggravante del metodo mafioso e mediante l’utilizzo delle armi. Gli odierni provvedimenti, scaturiti da un’importante attività informativa svolta sul territorio, da attività tecniche e numerosi servizi di osservazione e pedinamento, nonché da informazioni assunte da collaboratori di giustizia in passato affiliati al clan denominato “FRAGNOLI-PAGLIUCA” operante su Mondragone (CE) e zone limitrofe, rappresentano un ulteriore passo nell’azione di contrasto alle attività illecite su un territorio da sempre vessato da condotte in palese contrasto con i principi di diritto che garantiscono il normale vivere civile e il regolare esercizio dei diritti di ogni cittadino privato.
Per sfuggire alla ricerca dei Carabinieri si rifugia all’interno di un nascondiglio, creato nel bagno della propria abitazione: un vano doccia chiuso da pannelli in legno arredati come se fossero un mobile, alla cui base vi era la possibilità di nascondersi con chiusura dall’interno. Così si sottraeva alla cattura DE LUCIA Antonio, del 1975 di Mondragone, attuale reggente del clan “Fragnoli – Pagliuca”, operante sul litorale domitio, fermato questa mattina dai militari dell’Arma di Mondragone.
L’indagine ha preso in considerazione principalmente le dinamiche relative alle attività estorsive ai danni di imprenditori e commercianti locali, che si sono manifestate da parte del clan egemone sul territorio in questione, ponendo particolare attenzione anche alle rapine commesse dal sodalizio in questione al fine di introitare proventi da reinvestire in altre attività illecite, in un arco temporale che va dal luglio 2014 al gennaio 2015. Nel corso dell’attività investigativa posta in essere, si è riusciti a ricostruire con dovizia di particolari il nuovo assetto criminale venutosi a creare sul territorio di Mondragone (CE), operante per conto del clan dei FRAGNOLI-PAGLIUCA, ricostruendo esattamente le dinamiche che hanno visto gli indagati operare attivamente per la riscossione delle quote estorsive da versare poi nelle casse del clan e la gestione monopolistica dei video slot con considerevoli profitti. Le fonti di prova a sostegno della ricostruzione dei fatti criminosi, sono rappresentate prevalentemente dalle indagini tecniche svolte dalla Compagnia Carabinieri di Mondragone (CE) e finalizzate a trovare i necessari riscontri al fine di postulare esattamente la tesi probatoria sostenuta.