Corruzione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato: sono alcune delle accuse contestate, a vario titolo, a otto persone coinvolte in un caso di gestione irregolare del comune di Palma Campania. Tra i destinatari dell’ordinanza si trovano il sindaco Aniello Donnarumma, attualmente ai domiciliari, due dipendenti comunali e cinque imprenditori.
Palma Campania: sindaco arrestato, nei guai dipendenti e imprenditori
Il provvedimento è stato eseguito, questa mattina, dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna ed emesso dal G.i.p. del Tribunale di Nola, su richiesta della Procura locale. Due degli indagati sono stati posti agli arresti domiciliari, tre hanno ricevuto il divieto di dimora, e altre tre sono soggetti al divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per un anno.
Le indagini, svolte tra il 2021 e il 2022, hanno evidenziato una gestione irregolare dell’ente locale, caratterizzata dall’uso dei pubblici poteri per interessi particolaristici e clientelari.
Le indagini
L’inchiesta ha rivelato irregolarità in diverse procedure di gara, come quelle relative alla manutenzione stradale, alla cura delle aree verdi, ai lavori di ristrutturazione in edifici scolastici e alle operazioni di carotaggio in aree contaminate da rifiuti.
Queste procedure sono state manipolate per favorire certi imprenditori, spesso in linea con gli interessi della politica locale. Gli elementi raccolti durante le indagini hanno portato, quindi, a ipotizzare numerosi episodi di corruzione, in cui la funzione pubblica sarebbe stata sfruttata per l’aggiudicazione di appalti in cambio di denaro o altre utilità.