Trump dichiara guerra alla Siria di Assad. E lo fa bombardando con 59 missili Tomahawk le basi di Ash Sha’irat, le stesse da cui presumibilmente sarebbe partito il raid chimico che ha ucciso decine di civili, tra cui molti bambini.
L’inizio dell’attacco USA è scattato nella notte di giovedì, nella provincia di Homs, nella Siria Occidentale. I missili sono stati lanciati da due cacciatorpediniere nel Mar Mediterraneo. Al momento non si sa se ci siano state vittime di quella che appare agli occhi del mondo come una dichiarazione di guerra. Durante il bombardamento americano sarebbero andati distrutti anche degli aerei russi.
“Martedì il dittatore siriano ha condotto un orribile attacco chimico contro civili siriani innocenti – ha comunicato Donald Trump, dopo l’attacco -. Ha soffocato donne, bambini, uomini. Una morte lenta e brutale. Stasera ho dato ordine di condurre una missione contro la Siria. E’ nell’interesse vitale degli Stati Uniti impedire che avvengano attacchi con queste orribili armi chimiche”.
La televisione siriana ha definito l’attacco “un’aggressione”. Nel pomeriggio il segretario di Stato Rex Tillerson aveva affermato categoricamente che l’attacco chimico che martedì ha ucciso oltre 80 persone, fra le quali anche 22 bambini, era stato sicuramente condotto dalle forze del dittatore al-Assad. Tillerson aveva anche chiarito che dopo una simile azione, non sarà più possibile immaginare che al-Assad rimanga alla guida della Siria. Tillerson aveva già allora ammesso che la Casa Bianca stava meditando una reazione militare.
Il presidente Trump ha tenuto due riunioni del “consiglio di guerra” alla Casa Bianca, uno la sera di mercoledì e uno ieri pomeriggio dopo essere arrivato a Miami, dove oggi si tiene un summit bilaterale con il presidente cinese Xi Jinping.