Somiglia la compagno di cella ed esce al posto suo: ricercato evaso

Viene liberato al posto del compagno di cella grazie alla straordinaria somiglianza che li lega. E’ l’evasione senza precedenti messa a segno da Brian Francisco Roman, 26enne detenuto nello stato di Washington, negli Stati Uniti. A commettere l’errore, ovviamente, è stata la polizia penitenziaria.

Esce al posto del compagno di cella grazie alla loro somiglianza: evasione senza precedenti di un 26enne

Il “qui pro quo” si è consumato di mattina. Quando i secondini si sono presentati alla cella per liberare uno dei detenuti, tutti e tre dormivano. Il primo a rispondere alla chiamata, però, è stato Roman, che è stato così preso in custodia e accompagnato all’uscita. I poliziotti sono stati tratti in inganno dalla somiglianza tra i due e dal fatto di avere stessa altezza e stessa corporatura.

Così il 26enne ha firmato le carte per il rilascio sfruttando il nome dell’altra persona, ha ricevuto i beni del compagno di cella (portafoglio, chiavi e vestiti) ed è andato via come se niente fosse, guadagnando una libertà che però non gli spettava. Poco dopo il rilascio, il prigioniero che attendeva di uscire di prigione si è svegliato e ha chiesto spiegazioni ai secondini. A quel punto si è preso coscienza di quanto accaduto.

Le accuse

Attualmente Roman è accusato di furto, evasione, e furto di identità ed è ricercato dalla polizia che per ora non ha specificato se l’altro detenuto è poi stato liberato. «Roman è stato visto per l’ultima volta indossare una felpa con cappuccio blu, una camicia nera, pantaloni della tuta grigi e pantofole marroni», si legge in un post sulla pagina Facebook dell’ufficio dello sceriffo in cui sono state pubblicate anche due foto di Roman.

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