Nove persone arrestate per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è avvenuta ieri mattina ad opera dei carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca su delega della Procura antimafia di Napoli.
Cellole e Sessa Aurunca, smantellata giovane banda dello spaccio: 9 in manette
I militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza cautelare – di cui cinque in carcere e tre ai domiciliari – nei confronti di Giovanni Bevilacqua, Alessia Agata Catanzaro, Carlo D’Angelo, Luca D’Angelo, Lorenzo Di Giuseppe, Giada Di Toro, Amedeo Di Toro, Oreste Lagnese e Ernesto Simeone.
All’occhio saltano subito i nomi di due fratelli, Giada Di Toro e Amedeo di Toro. Secondo quanto riporta Casertace, durante la perquisizione a casa di Giada, sarebbe scattato l’arresto anche per Amedeo. I militari hanno ritrovato a casa dei due quasi 15 mila euro e dell’hashish. Il fratello si è assunto la responsabilità del possesso di droga, ma giustificando la disponibilità economica quale provento del suo lavoro. E’ stato poi scarcerato. Amedeo Di Toro non era originariamente destinatario di alcuna misura.
I ruoli nella banda
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, a capo dell’organizzazione c’era Ernesto Simeone, marito di Carla di Lorenzo, figlia del boss Gaetano Di Lorenzo del clan dei Muzzoni, fino a poco fa ristretto al 41 bis presso il carcere di Milano-Opera. Quasi tutti gli arrestati sono under 30, a conferma della capacità della malavita locale di rigenerarsi e reclutare nuove leve per le attività di spaccio nell’alto casertano. La droga ha rappresentato per loro probabilmente un’opportunità di facile guadagno prima che una necessità.
Giada Di Toro – molto attiva sui social – probabilmente non aveva neanche 20 anni quando ha avviato la sua attività di pusher. Classe ’99, aveva – secondo la pubblica accusa – un ruolo stabile di venditrice e spacciatrice, di ultimo anello della catena di trasmissione dello spaccio. Le indagini espletate hanno permesso di accertare vari episodi di vendita di sostanze stupefacenti avvenute nel centro storico di Sessa Aurunca, dal marzo 2020 almeno fino ad agosto 2021.
La filiera
L’organizzazione prevedeva una filiera ben organizzata che partiva dall’approvvigionamento a Mondragone alla vendita al dettaglio nel territorio sessano. Sempre secondo quanto riporta Casertace, Luca D’Angelo, 28 anni di Sessa Aurunca, era considerato il trasportatore della droga che avrebbe custodito presso la propria abitazione. Il fratello Carlo D’Angelo (già detenuto al carcere di Santa Maria Capua Vetere, 32enne di Sessa) era il custode delle partite di droga che poi venivano inviate al mercato al dettaglio;. Ruolo di trasporto era affidato anche ad Agata Alessia Catanzaro, 28enne di Catania, seconda donna coinvolta. Giuseppe Di Lorenzo, 34enne di Sessa, omologo di Giada Di Toro, era specializzata nell’attività di cessione e vendita degli stupefacenti. Infine risulta indagato Giovanni Bevilacqua, 26enne di Mondragone, accusato di utilizzare la sua paninoteca “La Scorpacciata” come base operativa e di custodia della droga, oltre che per l’attività di spaccio. Fornitore della droga era Oreste Lagnese, 25enne mondragonese.