Due uomini erano stati arrestati con l’accusa di avere esploso dei colpi d’arma da fuoco davanti ad un bar di Qualiano, in provincia di Napoli, al culmine di una lite col titolare dell’attività e una quarta persona. All’identificazione i carabinieri sono arrivati nel corso delle indagini, sebbene il proprietario del bar avesse cancellato i nastri della videosorveglianza interna.
Spari davanti al bar a Qualiano, scarcerati i tre arrestati
Per i due indagati era stato disposto il carcere, le accuse sono di porto e detenzione di arma comune da sparo, esplosioni pericolose e minaccia aggravata; un terzo indagato è gravemente indiziato di favoreggiamento ed è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il Tribunale del Riesame di Napoli, accogliendo la tesi difensiva degli avvocati Piero Vitale e Luigi Poziello, ha concesso gli arresti domiciliari ad Agostino Esposito e Farri Francesco, e ha revocato l’obbligo di firma a Francesco M., rimettendolo completamente in libertà, senza alcun vincolo.
I fatti risalgono al 21 marzo 2024, nella circostanza erano intervenuti i carabinieri. Nelle prime fasi, oltre ad avere ascoltato alcuni testimoni per la ricostruzione della dinamica, i militari avevano tentato di acquisire le registrazioni della videosorveglianza dell’attività commerciale ma era emerso che quei nastri erano stati già cancellati; a farlo, secondo gli inquirenti, era stato il proprietario dell’attività, con l’obiettivo di ostacolare le indagini.
Altri elementi, però, erano arrivati da telecamere diverse. Era stato così ricostruito l’accaduto: due persone erano arrivate davanti al bar su un motociclo, avevano litigato furiosamente col titolare e con un suo amico e c’erano stati gli spari, dopo i quali la coppia si era dileguata. Ulteriori riscontri sono arrivati dall’analisi del contenuto dei telefoni sequestrati agli indagati e dalle attività tecniche per il recupero delle immagini del sistema di sorveglianza del bar.