Le prime dosi del vaccino anti-covid arriveranno in Italia a gennaio. Lo ha annunciato il Ministro della Salute Roberto Speranza al Senato, illustrando anche il piano vaccinale che verrà messo in campo nelle prossime settimane.
In arrivo il vaccino: ecco quando
“Appare probabile che da gennaio avremo i primi vaccini”, ha detto Speranza. “Ad oggi sono state indicate due date da Ema: 20 dicembre per vaccino Pfizer e 12 gennaio per vaccino Moderna. Da queste aziende avremo 8mln di dosi da Pfizer e 1,346mila dosi da Moderna”
Si procederà con un sistema di acquisto centralizzato e il vaccino sarà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. “Il vaccino è un benecomune, un diritto che va assicurato a tutte le persone, alle donne e agli uomini, indipendentemente dal reddito e dal territorio nel quale ciascuno vive o lavora; nessuna diseguaglianza sarà ammissibile nella campagna di vaccinazione”, ha sottolineato il ministro.
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Il governo ha acquistato oltre 202 milioni di dosi di vaccino che, secondo Speranza, “rappresenterebbero una dotazione per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione italiana e tenere scorte di sicurezza”. È probabile, secondo il ministro, che saranno necessarie 2 dosi per la vaccinazione, a breve distanza temporale l’una dall’altra.
Chi verrà vaccinato per primo
Il vaccino verrà somministrato a tutte quelle categorie definite prioritarie. Le dosi verranno inoculate agli operatori sanitari e sociosanitari, dei residenti e del personale Rsa e delle persone in età avanzata insieme a persone con malattie croniche. Seguiranno poi dosi per specifici settori della popolazione come quella del personale essenziale, scolastico e delle forze dell’ordine. La distribuzione avverrà con il coinvolgimento delle forze armate.
Sito di stoccaggio
“Per i vaccini che necessitano di catena del freddo standard ci sarà un sito nazionale di stoccaggio e siti territoriali, per i vaccini con catena del freddo estrema questi saranno consegnati da aziende presso 300 punti vaccinali. Il confezionamento dei vaccini multidose richiede un numero di siringhe e diluente e il commissario straordinario assicurerà materiale necessario”, ha precisato il ministro della Salute. Con l’ampliarsi della campagna saranno coinvolti ambulatori vaccinali, medici di famiglia, sanità militare.