Proroga stato d’emergenza. Si va verso una proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre e non più fino al 31 come ipotizzato fino ad oggi. Giuseppe Conte parlando in Aula al Senato ha sottolineato che «pur in assenza del vincolo normativo ritengo doveroso condividere con il Parlamento» la decisione della proroga dello stato di emergenza. «Il governo è favorevole alla risoluzione della maggioranza» che prevede la proroga dello stato d’emergenza al 15 ottobre «e non favorevole a quella dell’opposizione», ha sottolineato il premier.
Inizio dell’anno scolastico
Il testo impegna l’esecutivo anche sul fronte scolastico «ad assicurare a settembre l’ordinario avvio dell’anno scolastico 2020/2021, con la ripresa in presenza delle attività didattiche nelle istituzioni scolastiche nel rispetto delle necessarie misure sanitarie dovute all’emergenza epidemiologica, nonché la ripresa, nel più breve tempo possibile, delle attività universitarie in presenza».
Elezioni amministrative e referendum
Il Governo dovrà inoltre «garantire il regolare svolgimento della campagna elettorale per le elezioni amministrative, regionali e per il referendum costituzionale dei prossimi 20-21 settembre, ferma restando la possibilità di adottare specifiche prescrizioni sugli accorgimenti di tipo sanitario», oltre che «individuare gli spazi più adatti ad accogliere le operazioni di celebrazione della tornata elettorale e referendaria dei prossimi 20-21 settembre, preferendo la scelta di non svolgere dette procedure all’interno degli edifici scolastici».
In ultimo si chiede all’esecutivo di «mettere in atto tutti gli interventi più adeguati volti a superare le attuali decisioni in materia di chiusura delle strutture residenziali psichiatriche sull’intero territorio nazionale, anche al fine di ridurre la disomogeneità organizzativa che ha investito la gestione di dette strutture durante l’epidemia a causa delle differenti collocazioni regionali, nonché di consentire ai pazienti delle medesime di usufruire delle cure e dei servizi offerti nella maniera più consona possibile, nel rispetto delle imprescindibili norme igienico-sanitarie finalizzate a contrastare e a prevenire la diffusione dei contagi da Covid-19, salvaguardando altresì la salute di utenti e lavoratori attraverso forme di sostegno e agevolazione nell’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuali e nella predisposizione di tamponi e test sierologici».
Proroga stato di emergenza
La delega al governo ad esercitare “poteri straordinari” insieme alla Protezione civile non sarà però piena, come accaduto nelle prima fase dell’emergenza sanitaria globale. L’esercizio dei poteri attraverso gli ormai consueti Dpcm avrà dei “paletti”, sarà limitato in particolare ad alcune materie specifiche:
- Zone rosse: si potranno istituire nuove zone rosse, isolate dall’esterno, in caso si verifichino gravi focolai in aree specifiche;
- Scuola: per tutto ciò che concerne l’avvio in sicurezza delle attività scolastiche, si potranno acquistare tutti i materiali (mascherine, gel, banchi, distanziatori in plexiglas) abbreviando l’iter previsto per l’affidamento degli appalti;
- Posti letto: consente la possibilità di reperire posti letto in strutture diverse dagli ospedali, tipo caserme ed alberghi, in caso di seconda ondata;
- Blocco dei voli: da valutare caso per caso verso i Paesi più a rischio contagio;
- Smartworking: nel pubblico e nel privato si potrà rimanere in smartworking nelle modalità concordate con le aziende, mentre per la P.A. è già indicata la scadenza del 31 dicembre 2020;
- Navi per quarantena: sarà compito del governo il reperimento delle navi per tenere in quarantena gli stranieri;
- Stadi e concerti: un corpus di regole per disciplinare l’accesso dei tifosi agli stadi e dei fan ai concerti.