Sterminata un’intera famiglia, confessa la figlia maggiore: crollata dopo 24 ore

Un’intera famiglia è stata sterminata a Debar, cittadina della Macedonia al confine con l’Albania. Le vittime sono Amit Pocesta, di 54 anni, la moglie Nazmie, di 53, e la figlioletta Anila, di soli 14, residenti da anni a Sacile, in provincia di Pordenone. Dopo quasi 24 ore la figlia maggiore, Berta Pocesta, 28 anni, ha confessato il triplice omicidio. Gli inquirenti hanno infatti smontato il suo alibi. Aveva raccontato di aver lasciato la Macedonia prima della mattanza, ma non era così.

Sarebbe stata lei a sterminarli nel sonno, con una pistola procurata da un complice. Oltre a chi gli ha fornito l’arma, è stato arrestato anche un uomo di 61 anni che avrebbe aiutato la ragazza nella fuga. La svolta nell’indagine si è avuta domenica sera, anche grazie ad alcuni riscontri forniti dalla Procura di Pordenone, che il giorno precedente aveva posto sotto sequestro la villetta in Friuli.

Sul movente per il momento ci sono solo delle supposizioni. La motivazione economica infatti non decolla, perché i Pocesta avevano speso quasi tutti i loro risparmi per comprare la villetta in Friuli. Forse potrebbe trattarsi di una relazione che la ragazza aveva con un uomo che i genitori non vedevano di buon occhio. Qualche media macedone ha anche azzardato presunti rapporti con la criminalità organizzata. Fatto sta che la famiglia Pocesta è stata trucidata con una crudeltà inaudita.

 

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