Strage ambientale a Lago Patria, ostruita artificialmente la foce: migliaia di pesci morti

Sarebbe stata ostruita artificialmente la foce del Lago Patria. Centinaia i pesci trovati senza vita. Un “tappo” creato presumibilmente per preservare la balneabilità della costa domizio-flegrea ed evitare l’immissione dei inquinanti a mare. A denunciarlo sono il deputato Francesco Emilio Borrelli e Giovanni Sabatino, presidente dell’Ente Riserve Volturno, Licola e Falciano.

Attentato a Lago Patria, ostruita artificialmente la foce: migliaia i pesci morti

“La foce del Lago Patria è stata chiusa, a quanto pare in maniera artificiale – tuona Sabatino dalle sue pagine social -. Questo comporta un parziale allagamento della spiaggia, con risacche paludose e centinaia di pesci morti, sia in spiaggia che nel lago. Questa situazione rappresenta un grave pericolo per l’ambiente e la salute delle persone che purtroppo si ripete da anni”.

A documentare la grave moria di pesci è una cittadina, che ha realizzato un filmato e girato il video al parlamentare Borrelli: “Sono trent’anni che vivo qui – racconta la donna – e ogni volta mi sembra di vivere un incubo ricorrente. Quando la foce viene chiusa muoiono centinaia se non migliaia di pesci. Non è possibile permettere tutto questo ogni anno, mi viene da piangere”.

“Individuare i responsabili e punirli”

Unanime l’appello del parlamentare e di Sabatino alle istituzioni e all’autorità giudiziaria: “E’ necessario trovare una soluzione strutturale e definitiva per un problema che si ripete da anni e che rappresenta un grave rischio. Prima di tutto la foce non può essere chiusa in modo artificiale, è un reato e chi lo commette va individuato e punito. Queste chiusure provocano una contaminazione ambientale che minaccia l’ecosistema di una riserva naturale e la salute dei cittadini, oltre a rappresentare una grave rischio di esondazione del lago. L’insabbiamento della foce va assolutamente impedito. Questi continui attacchi al nostro ecosistema possono compromettere la balneabilità di tutto il litorale domitio. Bisogna mantenere alta l’attenzione, vigilare e approvare un piano che consenta di evitare che tutto questo si ripeta ciclicamente”.

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