Sarebbe stata lei ad aver messo “in testa alla moglie” di Luigi Capasso l’idea di separarsi. Michela Cerrato, l’amica di Antonietta Gargiulo, la 39enne di Melito ferita a colpi di pistola nella strage di Cisterna, lo racconta al programma “Chi l’Ha Visto”, in onda su Raitre.
Capasso era convinto che ad aver suggerito l’idea della separazione alla donna, fosse stata proprio Michela. Nel corso dell’intervista, la Cerrato ha raccontato altresì che quel giorno aveva telefonato ad Antonietta ma a rispondere alla chiamata era stato Capasso, che le aveva riferito di aver ucciso le due bambine: “Pensavo l’avesse detto per ferirmi, io non ci ho creduto”. Mi urlava: bastarda! Hai visto che ho fatto? La responsabilità è tua’. Mi diceva che me le sarei portate sulla coscienza. Cercai di tenerlo a telefono il più tempo possibile per evitare il peggio; poi ho sentito un carabiniere che mi suggeriva di parlare con lui per distrarlo, ma purtroppo il peggio era già avvenuto”.
Intanto, dopo il coma farmacologico Antonietta Gargiulo, la 39 anni di Melito ferita dal marito Luigi Capasso a colpi di pistola, si è svegliata. Non può parlare a causa dell’imbracatura che le tiene bloccato il viso, poiché gli spari le hanno ferito la mandibola, l’addome e la zona cervicale. La 39enne reagisce agli stimoli, tuttavia non sappiamo bene cosa ricordi di quel tragico giorno in cui suo marito, l’appuntato dei carabinieri della stazione di Velletri, ha ucciso le figlie dopo aver messo in atto il suo folle piano. La donna non conosce ancora la triste sorte che è toccata alle due bambine, Alessia e Martina di 8 e 13 anni. Non può fare domande, ciò che può fare però è guardare con occhi colmi di espressione i parenti, i sanitari e gli amici che vanno a farle visita all’ospedale San Camillo di Roma.
Alle esequie delle due bambine che si svolgeranno venerdì mattina nella chiesa di San Valentino a Cisterna di Latina, parrocchia dove Antonietta fa la catechista, la 39enne potrebbe non essere presente. Capasso, un giorno, in una telefonata fatta alle figliolette, che erano impaurite e che non avevano intenzione di voler uscire con lui, le aveva detto: “Non vi farò mai del male”. A distanza di ottantuno giorni quella frase era solo un triste presagio di tutto ciò che sarebbe accaduto dopo.