Stretta sul reddito di cittadinanza a rischio, Pecci: “No a compromessi al ribasso”

“Dagli organi di stampa apprendiamo che starebbe per saltare l’emendamento al decreto aiuti che estende ai datori di lavoro privati la possibilità di proporre opportunità occupazionali ai beneficiari della misura. Dopo tre rifiuti, in base all’emendamento, i detentori del reddito decadrebbero del beneficio. Se la modifica introdotta con l’emendamento – peraltro votato a larghissima maggioranza – non diventasse legge, sarà un colpo durissimo per alcuni comparti, dall’industria del turismo a quella agroalimentare, ma anche per il settore del retail, danneggiati dall’attuale concezione meramente assistenzialistica del reddito di cittadinanza“. Così Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Unione industriali di Napoli, sulla introduzione della possibilità di perdere il sussidio rifiutando anche offerte da privati.

Le offerte congrue possono essere proposte “direttamente dai datori di lavoro privati” ai beneficiari che firmano il Patto per il lavoro. Il presidente Pecci commenta proprio la possibile introduzione di questa stretta.

“Uno strumento che, così come funziona adesso, sta dando origine a carenze vistosissime di manodopera, in particolar modo, anche se non esclusivamente, per i cosiddetti lavori stagionali,  – dice – oltre ad aver dato luogo a molteplici e reiterati casi di utilizzo indebito e illegale. Se il Governo accetterà le pressioni, non volendo parlare di ‘ricatto’, incomprensibili e inaccettabili di uno dei partiti che lo sostengono, si assumerà oggettivamente la responsabilità di aver chiuso gli occhi di fronte a una situazione che aggrava ancora di più l’economia di interi settori e aree del Paese, a cominciare dal Mezzogiorno. Ci auguriamo che, in ultima analisi, ci si renda conto che le ragioni dell’impresa e dello sviluppo non possono essere condizionate dalla ricerca di compromessi al ribasso”.

Comunicato stampa

Ti potrebbe interessare

Torna in alto