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Jesi. “Svegliati, farai tardi a lavoro”, Laura muore a 28 anni nel sonno: genitori sotto choc

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Squillava incessantemente il telefono a casa, qualcuno del panificio in cui lavorava Laura Romiti si era preoccupato per il suo ritardo. La cornetta del telefono, però, viene alzata dai genitori. Sono ancora le 4 del mattino, pochi minuti dopo i genitori della 28enne di Jesi, in provincia di Ancora, faranno la tragica scoperta: Laura Romiti è morta nel sonno.

Inutili i tentativi di svegliarla: “Svegliati, farai tardi a lavoro”, avrebbe detto la mamma. La donna, quando si è accorta di quello che stava succedendo, ha chiamato i soccorsi, ma sono stati inutili anche i tentativi rianimazione. Ogni giorno Laura si svegliava di primo mattino per andare a lavoro, da tempo lavorava nel panificio Renzi, in via Sanzio. Non vedendola arrivare al solito orario, i colleghi della ragazza si sono allarmati ed hanno cercato di mettersi in contatto con lei e con la sua famiglia, chiamando il numero fisso.

Sul posto sono giunti immediatamente il 118 e la Croce Verde, ma per la 28enne non c’è stato nulla da fare. Il caso Romiti, tuttavia, rimane un mistero: sono ancora incerte le cause della sua morte. La ragazza non era affetta da nessuna patologia e nelle prossime ore verrà effettuato l’esame autoptico, disposto dal procuratore Paolo Gubinelli, per far luce sulla triste vicenda.

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Un destino beffardo, che non ha permesso a Laura di continuare a coltivare le sue passioni: i fumetti e gli animali. La 28enne era riuscita a disegnare un fumetto e a presentarlo a una delle fiere più famose d’Italia, il Lucca Comics. “Non ci capiamo come sia potuto accadere – spiega papà Silvani -: era sana, stava bene. Aspettiamo risposte e intanto viviamo il nostro dolore in famiglia. Anche l’ultimo saluto a nostra figlia sarà celebrato in forma privata. Noi siamo così, lei era così. Riservata, discreta. Non ce ne vogliano gli amici, i conoscenti ma preferiamo salutarla da soli”.

Sotto choc, il padre di Laura chiede rispetto per la tragedia che li ha colpiti. Solo l’esame autoptico – disposto dal pm Paolo Gubinelli della Procura di Ancona – potrà rivelare ai familiari cosa è accaduto quella maledetta notte. Spiegare perché Laura non s’è più svegliata.

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