Una delegazione di Portavoce del Movimento 5 Stelle ha compiuto un sopralluogo tecnico nel pomeriggio di lunedì 19 giugno per constatare i danni arrecati dal violento rogo consumatosi nella notte tra sabato 17 e domenica 18 giugno. Del gruppo, munito di mascherine di protezione, facevano parte il deputato Salvatore Micillo della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, i consiglieri regionali Vincenzo Viglione (Commissione anticamorra) e Maria Muscarà (Commissione Terra dei Fuochi, ecomafie, bonifiche), i consiglieri comunali di Pomigliano D’Arco, Dario De Falco e Salvatore Esposito, i consiglieri comunali di Giugliano in Campania, l’avv. Nicola Palma e Vincenzo Risso, Maria Grazia Mazzoni del consiglio comunale di Aversa e Luigi Nave del consiglio comunale di Villaricca. L’incendio ha distrutto in poche ore quasi 200 quintali di spazzatura, pari a 1000 ecoballe, diffondendo nell’aria esalazioni e fumi insopportabili per la popolazione locale e per quella limitrofa. Alcune colonne di fumo nerastro erano visibili dai lidi della fascia costiera anche nella tarda mattinata di domenica mentre alcuni focolai erano ancora attivi fino alla mattina di lunedì tanto che le autorità preposte avevano scoraggiato la delegazione a recarsi sul posto. L’incendio di Taverna del Re è solo l’ultimo in ordine temporale di una lunga sequenza di incendi che sta avvelenando tutta l’area della cosiddetta “Terra dei fuochi” e di fronte alla quale il MoVimento 5 Stelle ribadisce “la necessità di evitare le solite guerre dei numeri che si rincorrono quando si parla del fenomeno dei roghi tossici e avviare in tempi rapidi misure di controllo preventivo e di tutela ambientale ma soprattutto in difesa della salute dei cittadini”.
Salvatore Micillo ricorda le numerose interrogazioni a risposta scritta alla Camera ed i Question Time in Commissione Ambiente proprio sul fronte ecoballe, puntando il dito istituzionale sui “fondi destinati alla rimozione ed allo smaltimento delle ecoballe di Taverna del Re dove, a quanto pare, il programma regionale procede con risultati per nulla brillanti, dopo l’incendio del 19 marzo scorso in località “Lo Spesso” tra Giugliano e Villa Literno e questo del 17 giugno”. “Ogni tanto, – continua l’esponente M5S originario proprio di Giugliano – prendono fuoco quintali di spazzatura liberando nell’aria e sui terreni sostanze non salutari, ed allo smaltimento illecito del lavoro a nero, si associa pure quello dei siti che, direttamente controllati dallo Stato, si presume dovrebbero essere in sicurezza, impedendo sul nascere qualsiasi focolaio”.
“A breve distanza di tempo dall’incendio che interessò il deposito di ecoballe di Villa Literno, in località ‘Lo Spesso’, siamo tornati nella stessa area per verificare i danni provocati ancora una volta da un incendio che stavolta si è sviluppato nel sito di Giugliano, in località ‘Taverna del Re’. – dichiarano congiuntamente i consiglieri regionali Vincenzo Viglione e Maria Muscarà – È una situazione ormai insostenibile di fronte alla quale diventa difficile ancora una volta evidenziare la totale carenza di controlli che dovrebbe caratterizzare un’area così delicata come quella di Taverna del Re, soprattutto se si pensa che gli incendi si sono sviluppati nelle aree di cantiere attualmente interessate dalle operazioni di rimozione avviate dalla Regione lo scorso anno”. “Una situazione assurda – riferiscono Muscarà e Viglione – che aggrava la già disastrosa gestione delle operazioni di smaltimento celebrate in pompa magna da Renzi e da De Luca come “la rivoluzione che avrebbe liberato la Campania dallo scempio delle ecoballe” e che invece ad oggi conta numeri in materia di rifiuti rimossi che parlano del chiaro fallimento della giunta De Luca.
“L’assenza di un sistema antincendio e l’ipotesi che le ecoballe prendano fuoco da sole per “autocombustione” è una realtà che, nella Terra dei Fuochi, già gravata dai fumi tossici dei roghi di discariche abusive, non possiamo proprio accettare!” dicono mostrando forte disappunto i consiglieri comunali M5S di Pomigliano d’Arco Dario De Falco e Salvatore Esposito che aggiungono: “Se lo Stato non riesce a prevenire l’incendio nei siti “controllati” come possiamo pensare che si possano prevenire i roghi delle discariche abusive? L’amarezza è tanta insieme con la consapevolezza che gli enti preposti fanno ancora troppo poco per bonificare il nostro territorio e prevenire l’inquinamento”.
Per i consiglieri di Giugliano in Campania Nicola Palma e Vincenzo Risso: “E’ dovere del sindaco tutelare la salute dei cittadini di Giugliano pertanto avrebbe dovuto informare prontamente i cittadini dell’incendio delle ecoballe di Taverna del Re” sebbene “I vigili del fuoco si siano adoperati subito per domare le fiamme, svolgendo un lavoro eccellente”. “Com’è possibile?” si domandano Risso e Palma “che il primo cittadino non ne sapesse nulla? E quantunque avesse appreso immediatamente quanto stesse accadendo sul suo territorio, perché non ha informato subito i cittadini di cui deve tutelare la salute? Per noi si configurano gravi responsabilità ecco perchè chiediamo le dimissioni. Quello che sta accadendo a Giugliano in questi giorni è inconcepibile ed è arrivata l’ora che i cittadini si sveglino e si rendano conto della situazione ormai tragica e irreversibile in cui versa la città. Facciamo appello alla cittadinanza: unitevi con noi nel richiedere le dimissioni del sindaco in carica”.
Per il consigliere limitrofo Luigi Nave di Villaricca “Taverna del Re resta un caso preoccupante di cui non si vede la fine, ancora un incendio a minare la salute, già precaria, dei cittadini”.
“Avvilita!” la consigliera comunale di Aversa, Maria Grazia Mazzoni che definisce “Impressionante tornare a Taverna del Re e vederla ogni volta così, ma soprattutto è penoso pensare che a ridurci così fu proprio lo Stato, in pieno Commissariamento”, la stessa si domanda alla vista di quelle piramidi “quanto tempo servirà obiettivamente per smaltire tutto” sottolineando che “all’ipotesi dell’autocombustione” non ci crede affatto e che “non è credibile!”. “Accade il rogo, – conclude Mazzoni – e l’Arpac dice sempre che è tutto ok, ma intanto la gente si deve chiudere in casa e pure quella dei comuni limitrofi. Sono situazioni davanti alle quali il cittadino è inerme, e Taverna del Re è una vera bomba ecologica”.