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Teatro, al “Lendi” di Sant’Arpino arriva “Na Santarella” di Eduardo Scarpetta


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Prosegue la stagione del Teatro Lendi che, dal 19 al 21 febbraio 2025, proporrà al suo pubblico la celebre e divertente commedia “Na Santarella” scritta e rappresentata da Eduardo Scarpetta nel 1889.

La nuova versione teatrale dell’opera, adattata e diretta da Claudio Di Palma, vede sulle tavole del palcoscenico Massimo De Matteo insieme a Chiara Baffi, Marika De Chiara, Angela De Matteo, Luciano Giugliano, Valentina Martiniello, Mario Meles, Peppe Miale, Sabrina Nastri, Domenico Palmiero e Federico Siano. Una produzione di Ente Teatro Cronaca, Sgat Napoli | Teatro Augusteo.

Note del regista Claudio Di Palma

“La Santarella?! Che angelo di figlia!”
Ma pure “Chesta nun è na femmena, è na diavula”.

Due pronunciamenti testuali così contrastanti sulle virtù e i vizi di un’unica persona ci dicono, fra le altre cose, che Scarpetta ha inteso eleggere questa sua Santarella a simbolo di un emblematico dualismo comportamentale. Una donna dalla doppia personalità, insomma: timida e timorata di Dio, ma anche, intimamente, estrosa, ribelle e volitiva. Ma le pulsioni latenti di questa femmena, che è “angelo e diavula”, per Scarpetta sono anche l’occasione per svelare bipolarismi caratteriali assai più diffusi. In questo senso, emblema e cardine di infingimenti e contraddizioni varie, è, naturalmente e soprattutto, il Felice “di turno”, per l’occasione in abiti di musicista compositore. Intorno ai due, l’autore costruisce una rete di umanissimi, ancorché anomali, figuri tutti alle prese con dissonanze interiori mal risolte, con vizi, ipocrisie e ambizioni nascoste a malapena. Tutti con indosso vesti di convenienza che mistificano le identità e tutti, allo stesso tempo, capaci di trovare soluzioni alle proprie nevrosi negli stessi equivoci prodotti. Per questo non nasce dramma. Mai. Neppure di fronte a spiazzanti fratture psichiche. No, nessun dramma. Il teatro di Scarpetta, implicitamente sensibile agli sdoppiamenti che il Novecento insinuerà anche negli uomini semplici, si occupa piuttosto proprio del ribaltamento categorico del dramma, ossia, la comicità. In questo senso la costruzione è perfetta e, nella nostra lettura, trova collocazione più opportuna proprio nel teatro. Il teatro inteso come spazio dell’azione in cui i desideri, le vanità o certe perniciosità umorali, possono immaginare plausibili e creative realizzazioni o terapeutiche risolutive elaborazioni.

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Appuntamenti a seguire

Come da cartellone, la programmazione teatrale del Lendi andrà avanti con Biagio Izzo in “Finché giudice non ci separi” (dal 05 marzo 2025), Lina Sastri in “Voce ‘e notte” (dal 19 marzo 2025), Massimiliano Gallo in “Malinconico, moderatamente felice” (dal 02 aprile 2025), Peppe Servillo & Solis String Quartet in “Carosonamente” (dal 09 aprile 2025).

Inoltre, è in programma, fuori abbonamento il 12 e 13 marzo 2025, il ritorno di Sal Da Vinci con il suo spettacolo musicale “Stories”.

Biglietti in vendita presso il botteghino del Teatro Lendi – aperto dal lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 20:30 – e online sul sito etes.it

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