Patrizia Balestrieri, 57 anni, originaria di Scampia e cognata di Salvatore Ciotola – il camorrista condannato a 22 anni per l’omicidio del boss Gaetano Marino, detto o’Mackay – ha ottenuto la scarcerazione dal carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Tentata estorsione, ai domiciliari Patrizia Balestrieri: è la cognata del killer di “o’Mackay”
A concedere gli arresti domiciliari nella sua abitazione a Napoli, con l’applicazione del braccialetto elettronico, è stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta del suo legale di fiducia, l’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord.
Balestrieri era stata arrestata nei mesi scorsi nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia per una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna avrebbe tentato di riappropriarsi, insieme ad altri soggetti ritenuti legati ad ambienti criminali, di un immobile a Latina finito all’asta, utilizzando minacce e pressioni per costringere il nuovo proprietario a rivendere l’appartamento a un prezzo inferiore a quello di mercato.
Il caso ha coinvolto esponenti della criminalità organizzata campana e siciliana, tra cui Ignazio Gagliardo e Ferdinando Di Silvio, detto “Gianni”, del clan pontino. L’indagine, partita nell’ottobre dell’anno scorso, ha portato alla luce un sistema intimidatorio con richieste estorsive mascherate da trattative immobiliari, e culminato con l’arresto di quattro persone e un divieto di dimora.
Nonostante la gravità delle accuse, il GIP ha ritenuto che le esigenze cautelari potessero essere soddisfatte attraverso la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari, con il controllo elettronico. L’inchiesta resta aperta e il processo è ancora nelle fasi preliminari.
