Arresti domiciliari per Giovanni Amato, 36enne di Marano. L’uomo era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Presidente GIP del Tribunale di Napoli Nord Dottoressa Antonella Terzi, per il reato di tentato omicidio, commesso lo scorso luglio a Qualiano ai danni di un 55enne del posto. Per futili motivi ha aggredito la vittima con un tubo di ferro di 60 centimetri, causando lesioni potenzialmente mortali, facendolo ricoverare in prognosi riservata.
Marano-Qualiano, scarcerato Amato
Il giovane, difeso dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, era rinchiuso presso il carcere di Poggioreale, ha optato per il rito ordinario, che si sta celebrando davanti al Tribunale Collegiale di Napoli Nord (Presidente Lucia Ferraro, Giudici a latere Alessandra Farina ed Elvira Terranova), che dopo aver escusso la persona offesa, hanno accolto la richiesta di arresti domiciliari presso la propria abitazione con il braccialetto elettronico.
Amato già arrestato nel 2014 per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Inoltre, era scarcerato da poco. Aveva chiesto il pizzo ad un commerciante, presentandosi come “gli amici”. Condannato, in passato, a 6 anni di carcere con l’aggravante di aver favorito il clan Mallardo, all’epoca egemone sul territorio di Qualiano.