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Terra dei Fuochi, è il generale Vadalà il commissario nazionale. Ambientalisti: “Ora le bonifiche”

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Il governo italiano ha nominato il generale Giuseppe Vadalà come Commissario unico per la bonifica della “Terra dei Fuochi”, l’area compresa tra le province di Napoli e Caserta afflitta da gravi problemi di inquinamento ambientale. L’annuncio è stato dato dalla premier Giorgia Meloni durante il Consiglio dei Ministri del 19 febbraio 2025, nel quale è stato approvato un decreto legge sulla Pubblica Amministrazione contenente norme specifiche per affrontare l’inquinamento nell’area tra Napoli e Caserta.

Terra dei Fuochi, è il generale Vadalà il commissario nazionale. Ambientalisti: “Ora le bonifiche”

 

La decisione segue la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 31 gennaio 2025, che ha condannato l’Italia per non aver adottato misure adeguate contro l’inquinamento nella Terra dei Fuochi. Il generale Vadalà avrà il compito di coordinare la bonifica del territorio, con poteri straordinari legati alle attività indicate dalla sentenza della Corte. Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del decreto, dovrà presentare alla Presidenza del Consiglio una relazione sullo stato attuale e sulle azioni pianificate per il risanamento ambientale.

Il generale Vadalà vanta una lunga esperienza nel campo ambientale. Dal 2017 è Commissario straordinario per la bonifica delle discariche abusive in Italia, incarico durante il quale ha coordinato la bonifica di 78 siti inquinati. In precedenza, ha ricoperto ruoli di rilievo nel Corpo Forestale dello Stato e nei Carabinieri Forestali, tra cui quello di comandante regionale per la Toscana.

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La premier Meloni ha sottolineato che, con questa nomina, il governo intende affidare a un’unica autorità il compito di attuare gli interventi di bonifica nella Terra dei Fuochi, superando le precedenti frammentazioni di competenze tra diversi livelli di governo. Questo approccio mira a garantire interventi più rapidi ed efficaci in un territorio che da tempo richiede soluzioni concrete per affrontare l’emergenza ambientale.

Le associazioni ambientaliste hanno accolto positivamente la nomina del generale Vadalà, auspicando che si proceda celermente con le bonifiche necessarie e si dia attuazione alle indicazioni della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. In particolare, chiedono l’istituzione di un’autorità indipendente per il monitoraggio delle attività e la creazione di una piattaforma informativa accessibile e trasparente per le comunità locali.

Chi supporterà il commissario

La struttura di supporto del Commissario sarà composta da venticinque unità, e la relazione iniziale sarà trasmessa, oltre che alla Presidenza del Consiglio, anche al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al Ministero della Salute, alla Regione Campania e agli altri enti competenti. L’obiettivo è avviare una strategia coordinata e sistematica per il risanamento ambientale e la tutela della salute pubblica nella Terra dei Fuochi. «Con questa nuova figura istituzionale l’area della Terra dei Fuochi assume ancor più rilevanza a livello nazionale». Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sulla nomina del commissario unico nazionale per la bonifica dell’area fra Napoli e Caserta. «La nomina – spiega il ministro – sarà finalizzata in breve tempo, consentendo così di mettere a sistema le azioni fin qui svolte, superare le frammentazioni e le sovrapposizioni di competenze, accelerando il percorso necessario di risanamento a tutela delle famiglie, dei giovani e delle attività economiche dell’intera Regione».

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